grossezza
grossézza s. f. [der. di grosso1]. – 1. L’estensione più o meno grande di un corpo, in una o in tutte le sue dimensioni, in senso per lo più generico e approssimativo, senza cioè riferirsi [...] sempre come bestie in g. vivono, d’ogni dottrina disperati (Dante); e così nella sua g. si rimase e ancor vi si sta (Boccaccio). b. non com. Con riferimento all’udito, durezza, sordità. c. ant. G. d’animo, o assol. grossezza, rancore, astio, malanimo ...
Leggi Tutto
cessare
v. intr. e tr. [lat. cessare, frequent. di cedĕre «cedere», supino cessum] (io cèsso, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Finire, aver termine: il rumore cessò d’un tratto; quasi tutta cessa Mia [...] ). c. ant. Allontanare da sé, scansare, evitare: Melchisedech giudeo con una novella di tre anella cessa un gran pericolo (Boccaccio). ◆ Part. pres. cessante, anche come agg. e sost. (v. la voce). ◆ Part. pass. cessato, anche in costruzioni assolute ...
Leggi Tutto
spaventevole
spaventévole agg. [der. di spaventare]. – 1. Che incute o vuole incutere spavento, spaventoso: una visione, una scena s.; dietro a lei vide venire sopra un corsier nero un cavalier bruno, [...] ... lei di morte con parole s. e villane minacciando (Boccaccio); le tempeste s. di mare e di terra ... non intermettevano mai di turbarmi (Leopardi). 2. In senso fig., con valore iperb., molto grande, enorme e sim.: vivono in una s. miseria; un uomo ...
Leggi Tutto
oste2
òste2 s. m. e f. [lat. hŏstis «nemico»], ant. – 1. Nemico contro cui si combatte, nemico in guerra. Più comunem., esercito nemico, o anche semplicem. esercito (in questo sign. è usato sia al masch. [...] ; fare o., combattere, guerreggiare: Sopra le navi già apparecchiate Cavalli e arme ciascun caricava Con ciò che a fare oste bisognava (Boccaccio); Stemmo a oste Quaranta dì, con Guido di Monforte, Per prendere Cesena e le castella (D’Annunzio). ...
Leggi Tutto
vipereo
vipèreo agg. [dal lat. vipereus], letter. – Di vipera, viperino: veleno v. (Boccaccio); un tempo Uscìa d’Averno con v. crini ... un indomabil mostro (Parini); Ultrice Aletto, ... in me il v. [...] torci Flagel sanguigno (Alfieri). In usi fig., rabbioso, irascibile e maligno come una vipera: Colaneri, il v. professore (Serao) ...
Leggi Tutto
gente2
gènte2 s. f. [lat. gens gĕntis, affine a gignĕre «generare», genus, genĭtus, ecc.]. – 1. Nella Grecia e in Roma antica, gruppo di famiglie che riconosceva un ceppo comune e prendeva spesso il [...] a piede, gente a cavallo; far gente, raccogliere milizie: fatta grandissima moltitudine di g., sopra il re di Tunisi se ne venne (Boccaccio). 5. Nel linguaggio marin. di bordo, l’equipaggio o parte di esso: g. di guardia, g. franca, la parte dell ...
Leggi Tutto
predicazione
predicazióne s. f. [dal lat. praedicatio -onis «celebrazione, elogio» tardo e rispettivam. mediev. con i due sign. che seguono]. – 1. a. L’attività del predicare, come ufficio svolto dai [...] predica: quando udirete sonare le campanelle, verrete qui di fuori della chiesa là dove io al modo usato vi farò la p. (Boccaccio). b. Per estens., opera svolta con discorsi e scritti per la divulgazione di dottrine e ideali non religiosi: la p. dei ...
Leggi Tutto
grotta
gròtta s. f. [lat. cry̆pta, che è dal gr. κρύπτη, der. di κρύπτω «nascondere, coprire»; v. cripta]. – 1. Cavità naturale a sviluppo prevalentemente orizzontale, formatasi in seguito all’azione [...] Andatevene su per questa g. (Dante); pervennero in un vallone molto profondo e solitario e chiuso d’alte g. e d’alberi (Boccaccio). b. Argine, alta riva: erano e’ fanti de’ Fiorentini aggravati dalle acque e dalle armi, né avevano tutti superato la g ...
Leggi Tutto
gentile1
gentile1 agg. [dal lat. gentilis «che appartiene alla gens, cioè alla stirpe», poi «di buona stirpe» (e da qui si svolgono i sign. moderni)]. – 1. ant. o letter. a. In senso originario (ancora [...] s. m., ant., signorotto, gentiluomo di non gran conto, anche iron.: certi gentilotti che ci ha da torno (Boccaccio). ◆ Avv. gentilménte, con gentilezza, con modi fini e garbati: trattare gentilmente un visitatore; chiedere, rispondere gentilmente. ...
Leggi Tutto
gentilesco
gentilésco agg. [der. di gentile1 e, nel 2° sign., di gentile2] (pl. m. -chi). – 1. ant. Gentile, nobile: piacquele molto, per ciò che bella e g. e avvenente era (Boccaccio); con sign. più [...] partic., aristocratico, patrizio (cfr. piano nobile): una loggia che a destra corrisponde con le camere g. (D’Annunzio). 2. letter. Appartenente ai gentili, ai pagani: divinità, superstizioni gentilesche ...
Leggi Tutto
Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...