vita
s. f. [lat. vīta, affine a vivĕre «vivere»]. – 1. In senso ampio, proprietà o condizione di sistemi materiali (i sistemi viventi, dagli organismi unicellulari a quelli pluricellulari più evoluti) [...] nella sua complessione e nel suo aspetto esteriore: essendo egli bianco e biondo e leggiadro molto, e standogli ben la v. (Boccaccio), avendo un bel personale. ◆ Dim. vitina (anche nel sign., ormai ant., di copribusto), vitino s. m. (solo nel sign. 8 ...
Leggi Tutto
tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] seguente: si stese sul letto con t. le scarpe; per li capelli presolo, con t. la cassa il tirò in terra (Boccaccio). In altri casi, la locuz. con tutto ..., con tutti ... acquista valore concessivo e avversativo di «nonostante»: con t. la mia buona ...
Leggi Tutto
levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] n. 1 b); in araldica, attributo dell’orso ritto sulle zampe posteriori. Ant., elevato: l’alte torri o le più levate cime degli alberi (Boccaccio). In costruzione assoluta equivale a «salvo, eccetto»: levato quel difetto del bere, è un gran brav’uomo. ...
Leggi Tutto
vivanda
s. f. [dal fr. viande (che è il lat. vivenda, der. di vivĕre), nel sign. ant. di «vivanda»]. – Il cibo, cotto o crudo, preparato per essere mangiato, con riferimento a ogni singola preparazione [...] il Battista nel diserto (Dante); l’abate e tutti gli altri ordinatamente e di buone v. e di buoni vini serviti furono (Boccaccio); il lombardo ... Sardanapalo Cui solo è dolce il muggito de’ buoi Che dagli antri abdüani e dal Ticino Lo fan d’ozi ...
Leggi Tutto
su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] del sole; Su l’ora prima il dì sesto d’aprile (Petrarca); io son veramente colui che quello uomo uccisi istamane in sul dì (Boccaccio). Con accezione diversa: la notte sul martedì, sul sabato, la notte fra il lunedì e il martedì, fra il venerdì e il ...
Leggi Tutto
vicino
agg., s. m. e avv. [lat. vicīnus, der. di vicus «rione, borgo, villaggio»; propr. «che appartiene allo stesso vicus»]. – 1. agg. a. Che è relativamente a poca distanza rispetto al luogo in cui [...] vicino. Ant. o raro con la prep. di: abita v. di Porta Pia; v. di San Brancazio stette un buono uomo e ricco (Boccaccio); in senso temporale, anche col sign. di quasi: priegote che, perch’ella sia nella mia casa vicin di tre mesi stata, ella non ti ...
Leggi Tutto
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] s., alle pratiche religiose, alla religione: poi essendo tutto dato allo spirito si fece bizzoco di quegli di san Francesco (Boccaccio). Nei testi della rivelazione cristiana, e spec. in san Paolo, la parte dell’uomo non soggetta alla carne, cioè ...
Leggi Tutto
soave1
soave1 (ant. süave) agg. [lat. suavis, della stessa radice di suadere «persuadere»]. – 1. Che dà ai varî sensi e all’animo un’impressione di dolcezza delicata e gentile: sapore, profumo s.; Così [...] fin d’esto sentiero (Dante). Tranquillo, placido: con soave passo, molto della bellezza del luogo parlando, in cammino si misero (Boccaccio). 3. Con valore di avv., ant. e poet., in modo dolcemente delicato e grato: Quel rosignuol che sì soave piagne ...
Leggi Tutto
volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] la riva; v. le insegne, le armi contro il nemico; e come seppe, verso una selva grandissima volse il suo ronzino (Boccaccio). In usi fig., con un compl. ogg. astratto, indicante sentimenti o pensieri del soggetto: v. il pensiero, la mente, il saluto ...
Leggi Tutto
molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] molto né poco (anche invertito), in nessun modo, per nulla, affatto: ben si guardasse che a niuna cosa ... rispondesse né poco né m. (Boccaccio); questo non c’entra né poco né m.; non ci tengo né m. né poco. e. Nell’uso ant. e volg., si trova talora ...
Leggi Tutto
Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...