tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] seguente: si stese sul letto con t. le scarpe; per li capelli presolo, con t. la cassa il tirò in terra (Boccaccio). In altri casi, la locuz. con tutto ..., con tutti ... acquista valore concessivo e avversativo di «nonostante»: con t. la mia buona ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] n. 1 b); in araldica, attributo dell’orso ritto sulle zampe posteriori. Ant., elevato: l’alte torri o le più levate cime degli alberi (Boccaccio). In costruzione assoluta equivale a «salvo, eccetto»: levato quel difetto del bere, è un gran brav’uomo. ...
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vivanda
s. f. [dal fr. viande (che è il lat. vivenda, der. di vivĕre), nel sign. ant. di «vivanda»]. – Il cibo, cotto o crudo, preparato per essere mangiato, con riferimento a ogni singola preparazione [...] il Battista nel diserto (Dante); l’abate e tutti gli altri ordinatamente e di buone v. e di buoni vini serviti furono (Boccaccio); il lombardo ... Sardanapalo Cui solo è dolce il muggito de’ buoi Che dagli antri abdüani e dal Ticino Lo fan d’ozi ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] del sole; Su l’ora prima il dì sesto d’aprile (Petrarca); io son veramente colui che quello uomo uccisi istamane in sul dì (Boccaccio). Con accezione diversa: la notte sul martedì, sul sabato, la notte fra il lunedì e il martedì, fra il venerdì e il ...
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vicino
agg., s. m. e avv. [lat. vicīnus, der. di vicus «rione, borgo, villaggio»; propr. «che appartiene allo stesso vicus»]. – 1. agg. a. Che è relativamente a poca distanza rispetto al luogo in cui [...] vicino. Ant. o raro con la prep. di: abita v. di Porta Pia; v. di San Brancazio stette un buono uomo e ricco (Boccaccio); in senso temporale, anche col sign. di quasi: priegote che, perch’ella sia nella mia casa vicin di tre mesi stata, ella non ti ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] s., alle pratiche religiose, alla religione: poi essendo tutto dato allo spirito si fece bizzoco di quegli di san Francesco (Boccaccio). Nei testi della rivelazione cristiana, e spec. in san Paolo, la parte dell’uomo non soggetta alla carne, cioè ...
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soave1
soave1 (ant. süave) agg. [lat. suavis, della stessa radice di suadere «persuadere»]. – 1. Che dà ai varî sensi e all’animo un’impressione di dolcezza delicata e gentile: sapore, profumo s.; Così [...] fin d’esto sentiero (Dante). Tranquillo, placido: con soave passo, molto della bellezza del luogo parlando, in cammino si misero (Boccaccio). 3. Con valore di avv., ant. e poet., in modo dolcemente delicato e grato: Quel rosignuol che sì soave piagne ...
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volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] la riva; v. le insegne, le armi contro il nemico; e come seppe, verso una selva grandissima volse il suo ronzino (Boccaccio). In usi fig., con un compl. ogg. astratto, indicante sentimenti o pensieri del soggetto: v. il pensiero, la mente, il saluto ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] molto né poco (anche invertito), in nessun modo, per nulla, affatto: ben si guardasse che a niuna cosa ... rispondesse né poco né m. (Boccaccio); questo non c’entra né poco né m.; non ci tengo né m. né poco. e. Nell’uso ant. e volg., si trova talora ...
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villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello [...] genericam., borgo, villaggio: dopo più giorni essi pervennero a una v. la quale non era troppo riccamente fornita d’alberghi (Boccaccio); E mandono spiando assai persone Per le città, per ville e per castella (Pulci); Odi spesso un tonar di ferree ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...