grottoso
grottóso agg. [der. di grotta], ant. – Che sporge incurvandosi e incavandosi così da formare quasi una grotta (cfr. aggrottato): gli occhi più rossi che bianchi, nascosi sotto le g. ciglia (Boccaccio). ...
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gentiluomo
gentiluòmo (ant. 'gentile uòmo') s. m. [comp. di gentile1 e uomo; i sign. 2 e 3 per traslato] (pl. gentiluòmini). – 1. a. Uomo di nobile origine e che ha la condizione sociale, le cariche [...] , indole cavalleresca, modi signorili e rettitudine di costumi: per ciò che piacevol gentile uom mi parete, vi menerò da lei (Boccaccio); essere un vero g.; comportarsi da g.; dimostrare coi fatti di essere un gentiluomo. 2. Cannone in uso dal sec ...
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straziare
v. tr. [der. di strazio] (io stràzio, ecc.). – 1. a. Causare ferite, lesioni, mutilazioni e sim., non solo terribilmente dolorose, ma anche lesive della dignità umana: prima di fucilarlo, lo [...] , ferire con lo scherno: Calandrino, se tu avevi altra ira, tu non ci dovevi per ciò s. come fatto hai (Boccaccio). ◆ Part. pres. straziante, frequente come agg., che causa violento dolore fisico o acuta afflizione morale: dolori, sofferenze, spasimi ...
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cesto2
césto2 s. m. [forse lat. cisthus, gr. κίσϑος o κισϑός, nome di una pianta cespugliosa]. – 1. Complesso delle foglie addensate che, in alcune piante, nascono da un fusto molto breve: un c. d’insalata, [...] di lattuga; un grandissimo e bel c. di salvia (Boccaccio); fare cesto, delle piante le cui foglie si aggruppano a cesto, e anche del grano che accestisce. 2. ant. Cespo, cespuglio: al piè del tristo cesto (Dante). 3. fig., non com. Bel c.!, iron., ...
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toccatore
toccatóre s. m. [der. di toccare]. – 1. (f. -trice) non com. Chi tocca: il toccare i panni o qualunque altra cosa da quegli infermi stata tocca o adoperata pareva seco quella cotale infermità [...] nel toccator trasportare (Boccaccio). 2. A Firenze, nei secoli 15°-18°, donzello della Corte della mercanzia incaricato di intimare ai debitori il termine perentorio mediante il cosiddetto tocco (v. tócco2). ...
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gru2
gru2 s. f. (ant. anche s. m.; ant. e region. grua, f.; ant. grue, f. o m.) [lat. grūs grŭis]. – 1. Nome con cui vengono indicati varî uccelli della famiglia gruidi, e in partic. le 10 specie del [...] aere di sé lunga riga (Dante); le gru, mandato l’altro piè giù, tutte dopo alquanti passi cominciarono a fuggire (Boccaccio). Oltre alla gru europea, vi sono altre specie africane, come la gru damigella o damigella di Numidia (diffusa anche in Europa ...
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consolare2
consolare2 v. tr. [lat. consōlare e consōlari, comp. di con- e solari «confortare»] (io consólo, ecc.). – 1. Confortare una persona, recarle sollievo in una pena morale, lenirne il dolore: [...] nuovo riuniti; iron.: ha una faccia d’idiota che consola b. Accontentare, soddisfare: io ti consolerò di così lungo disio (Boccaccio). c. Ristorare, ricreare: E di fiori odorata arbore amica Le ceneri di molli ombre consoli (Foscolo); un profumo, Che ...
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strebbiare
v. tr. [der. di trebbiare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io strébbio, tu strébbi, ecc.). – 1. ant. Levigare, lisciare, detergere come operazione di pulizia o di cosmesi femminile: molto s’era [...] il viso e la gola e ’l collo con diverse lavature strebbiata (Boccaccio). 2. pop. tosc. Consumare, sciupare, logorare abiti e panni usandoli senza precauzione o sgualcendoli o trascinandoli, così da renderli inservibili in poco tempo; con questo sign ...
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patrizzare
patriżżare v. intr. [dal lat. tardo patrizare, lat. class. patrissare, der. di pater -tris «padre»] (aus. avere), ant. o region. – Somigliare al padre, comportarsi in modo simile al padre: [...] questa giovane, come in tempo crescendo procedea, così di mirabile virtù e bellezza s’adornava, patrizzando così eziandio ne’ costumi, come nell’altre cose facea (Boccaccio). ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...