inopinabile
inopinàbile agg. [dal lat. inopinabĭlis, der. di opinari «pensare», col pref. in-2], letter. – Che non si può prevedere, immaginare o pensare; imprevedibile: casi, accidenti i.; li nuovi [...] mutamenti e gl’inopinabili corsi ... dell’inargentata luna (Boccaccio). ◆ Avv. inopinabilménte, in modo inopinabile, al di là di ogni immaginazione o previsione: il caso potrebbe inopinabilmente verificarsi. ...
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saraceno
saracèno (ant. o pop. saracino) agg. e s. m. [dal lat. Saracenus, gr. Σαρακηνός]. – 1. s. m. (f. -a) Denominazione generica degli Arabi nel medioevo cristiano, originariamente forse nome di [...] Ruggiero a salvamento (Ariosto). 2. Come agg.: a. Appartenente o relativo ai Saraceni: in casa d’una bonissima donna saracina (Boccaccio); torre s.; l’esercito s., le navi s.; le conquiste, le incursioni saracene. b. Con accezioni partic.: punto s ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col [...] all’odierno signora); donde l’accostamento o la contrapposizione delle due parole: con la figliuola e con altre femine e donne (Boccaccio). 3. fig. a. Di due oggetti complementari fatti in modo che l’uno entri nell’altro, è detto femmina quello ...
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saracinesco
saracinésco agg. e s. m. [der. di saracino] (pl. m. -chi), ant. – Dei Saraceni: comandò che a messer Torello, il quale era già forte, fosse messa in dosso una roba alla guisa s. (Boccaccio). [...] Come s. m., il s., la lingua parlata dai Saraceni, ossia l’arabo ...
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stremo
strèmo agg. e s. m. [aferesi pop. di estremo]. – 1. agg., ant. Estremo: l’avarizia sarà punita nello s. dì del giudizio (s. Bernardino); per estens., ridotto, ristretto, breve o sottile (cfr. [...] ), povero: uomini di povero cuore e di vita tanto s. e tanto misera che altro non pare ogni lor fatto che una pidocchieria (Boccaccio). 2. s. m. Con valore neutro: a. Estremità, termine: Pace volli con Dio in su lo stremo De la mia vita (Dante). b ...
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saramento
saraménto s. m. [dal fr. ant. sairement, che è il lat. sacramentum]. – Forma ant. per sacramento, nel solo sign. di «giuramento»: con saramenti affermando che così era (Boccaccio). ◆ Analogam. [...] saramentare per sacramentare (nel sign. 2) ...
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accolta
accòlta s. f. [der. di accogliere]. – 1. Gruppo di persone, riunione: un’a. di scienziati; spesso spreg. per indicare un insieme di gentaccia: un’a. di mascalzoni. 2. ant. Accoglienza: E poi [...] che lieta e graziosa accolta Fatta s’ebber fra lor (Boccaccio). ...
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strepere
strèpere v. intr. [dal lat. strepĕre] (io strèpo, ecc.; non usati il part. pass. e i tempi comp.), letter. – Fare strepito, rumoreggiare: quatte quatte nelle placide acque Strepono or qua, le [...] ne andava Con strepere di muletti e di carriole (Montale). ◆ Part. pres. strepènte, come agg.: tutti i luoghi pareano strepenti D’aspre minacce (Boccaccio); Ebbi acuto l’orecchio Al rombo del ponto remoto, Allo sciame lene strepente (D’Annunzio). ...
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desco
désco s. m. [lat. dĭscus «disco», gr. δίσκος] (pl. -chi). – 1. a. Tavola per mangiare, mensa: trovolla ... a desco che desinavano (Boccaccio); Desco fiorito d’occhi di bambini (Pascoli); nell’uso [...] mod. (ma ormai poco com.), stare a d., sedere alla mensa, mangiare. b. ant. D. molle, spuntino, merenda, spec. se fatti senza stendere la tovaglia sulla tavola; scherz., merenda fatta sull’erba di un prato. ...
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strepito
strèpito s. m. [dal lat. strepĭtus -us, der. di strepĕre «strepere»]. – 1. Rumore fragoroso e disordinato, prodotto in genere dal sommarsi di più voci e rumori: lo s. dei carriaggi, del treno; [...] non stette guari a levarsi il re, il quale lo s. de’ caricanti e delle bestie aveva desto (Boccaccio); uno s. di passi, di voci; d’improvviso nella piazza si levò un grande s. di acclamazioni e di battimani; e senza alcuna specificazione: che è ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...