forse
fórse avv. [lat. fŏrsit, comp. di fors «sorte, caso» e sit «sia»]. – 1. a. Senza certezza, senza assoluta sicurezza; indica in genere dubbio, incertezza circa quanto si afferma: è f. lui il colpevole; [...] mia richiesta; ant., entrare in f., cominciare a dubitare, a temere di qualche cosa: della salute del figliuolo entrata in f. (Boccaccio). Con altro sign., riferito soprattutto alla vita, essere, mettere in f., in pericolo: la sua vita è in f.; ha ...
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miracoloso
miracolóso agg. [dal lat. mediev. miraculosus]. – 1. a. Che opera miracoli, o che ha la virtù di ottenere da Dio miracoli: santo m.; immagine, reliquia m.; le m. acque di Lourdes; estens.: [...] . b. estens. Prodigioso, meraviglioso, straordinario, grandissimo: risultati m.; l’altissima fama del m. senno di Salamone (Boccaccio). 3. pop. Di persona portata a «far miracoli», a esagerare cioè enormemente le cose (soprattutto nel lamentarsi, nel ...
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pattovire
v. tr. (io pattovisco, tu pattovisci, ecc.). – Variante ant. di pattuire (cfr. rovina rispetto a ruina): essendo delle pattovite nozze d’Efigenia venuto il tempo (Boccaccio). ...
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imprendere
imprèndere v. tr. [lat. *imprehendĕre, comp. di in-1 e prehendĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Intraprendere, dare inizio a un’opera, a un’attività: i. a fare, a scrivere; i. [...] ai posteri Narrar sé stesso imprese (Manzoni). 2. ant. Apprendere, imparare: a imprender filosofia il mandò a Atene (Boccaccio); penetrare con la mente, intendere, capire: a lo ’ntendimento de la quale canzone bene imprendere, conviene ... (Dante ...
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prestamente
prestaménte avv. [der. di presto1], ant. o letter. – In breve tempo o entro breve tempo, ben presto; rapidamente, in fretta: bisognandogli una buona quantità di denari, né veggendo donde [...] così p. come gli bisognavano avergli potesse, gli venne a memoria un ricco giudeo (Boccaccio); studiare, bere, fumare e usar con donne l’hanno p. consumato, e ridotto a perire dopo due mesi di malattia (Leopardi); mangiò p. tenendosi la testa con una ...
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prestanza2
prestanza2 s. f. [der. di prestare]. – Termine usato anticam. come sinon. di prestito, sia con sign. generico, sia nel senso di prestito di denaro, e in partic. di prestito allo stato, debito [...] ; trovare prestanza, trovare denaro a credito; presi dal lavoratore in p. due mantellacci vecchi ..., cominciarono a camminare (Boccaccio); attendendo ad una cambiale per supplire ad un pagamento e che non era ancora giunta, io ... la pregava d ...
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prestare
v. tr. [dal lat. praestare, comp. di prae- e stare, propr. «stare innanzi», da cui si sviluppano i varî sign. particolari]. – 1. Dare in prestito, dare ad altri una cosa col patto che la restituisca [...] amica (Petrarca); messer Torello ... rispose ... che senza fallo quello che egli comandava farebbe, dove tempo gli fosse prestato (Boccaccio). b. Nel rifl., dare il proprio aiuto, adoperarsi, prodigarsi in favore di qualcuno o di qualche cosa: è una ...
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sfidare
v. tr. [der. di disfidare, per sostituzione del pref. s- a dis-]. – 1. a. Provocare l’avversario a battersi in uno scontro armato: s. a duello, a battaglia; anche assol.: non ha voluto accettare [...] Nell’intr. pron. sfidarsi, perdere la fiducia, diffidare: di questo non vi sfidate, ché sicuro e gagliardo son io troppo (Boccaccio); Napoleone, in cui sperava allora e del quale mi sfidai poscia (I. Nievo). ◆ Part. pres. sfidante, anche come agg. e ...
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scorgere
scòrgere v. tr. [lat. *excŏrrigĕre «guidare, accompagnare»; il sign. 1 attraverso l’idea di «accompagnare con l’occhio»] (io scòrgo, tu scòrgi, ecc.; pass. rem. scòrsi, scorgésti, ecc.; part. [...] . Percepire, distinguere con l’udito, riuscire a sentire e a capire: senza favellare in guisa che scorger potesse la voce (Boccaccio); Quantunque non si scorgan le parole (Pulci). 2. ant. e letter. Guidare, accompagnare per insegnare la strada o per ...
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prestatore
prestatóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di prestare; cfr. lat. tardo praestator -oris «garante»]. – 1. ant. Persona che presta denaro, usuraio: era stato preso a imbolare in casa de’ [...] prestatori (Boccaccio). 2. Nell’uso moderno, p. di lavoro (o d’opera), il soggetto che, nel rapporto di lavoro subordinato, si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell’impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...