villa
s f. [lat. vīlla «podere, fattoria, casa di campagna»]. – 1. a. Abitazione solitamente elegante e con parco o giardino, situata sia in campagna (per lo più all’interno di un fondo rustico dello [...] genericam., borgo, villaggio: dopo più giorni essi pervennero a una v. la quale non era troppo riccamente fornita d’alberghi (Boccaccio); E mandono spiando assai persone Per le città, per ville e per castella (Pulci); Odi spesso un tonar di ferree ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] ’mi, e nel suo abito mi chiusi (Dante); si dispose di non volere più essere al m., ma di darsi al servigio di Dio (Boccaccio). Uomo di mondo, chi, vivendo in mezzo agli uomini, ne conosce bene il carattere, le debolezze e sim., ed è quindi di idee ...
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segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, [...] è stato s. di altruismo; il mandarlo fuori di casa nostra così infermo ne sarebbe gran biasimo e s. manifesto di poco senno (Boccaccio); seguito da che: è s. che, significa che, vuole dire che: se si comporta così, è s. che vuole litigare; se non ...
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ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai [...] accezioni: Poscia che m’ebbe ragionato questo (Dante); poi che i varii casi di ciascuno tutti e tre ragionato ebbero (Boccaccio). 2. a. Condurre un discorso secondo la logica, oppure argomentare, trattare e discutere di un soggetto in modo razionale ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] a quattro m. d’operazioni ... è ordinata (Dante); portando nelle mani chi fiori, chi erbe odorose e chi diverse m. di spezierie (Boccaccio); quando il Nilo si ritira dentro il suo letto, si veggono da le fertili campagne nascere varie m. d’animali (T ...
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solo
sólo agg. e avv. [lat. sōlus, e come avv. sōlum e poi sōlō]. – 1. agg. a. Di persona, che è senza compagnia di alcuno, che non ha nessun altro insieme o vicino: Solo e pensoso i più deserti campi [...] e mi sentirà; non esser mai a alcuno ... negato né mangiar né bere, solo che quando l’abate mangiasse il domandasse (Boccaccio). Rafforzato da tanto, oggi in una sola parola (soltanto) ma anticam. anche staccato: sol tanto vi dico che, come imposto m ...
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selvatico
selvàtico (tosc. e region. salvàtico) agg. [lat. silvatĭcus (lat. volg. salvatĭcus), der. di silva «selva»] (pl. m. -ci, ant. o dial. -chi). – 1. a. Di pianta, che nasce spontaneamente e cresce [...] : s’avenne in un luogo molto salvatico della città: dove veduta una gran grotta, in quella per istarvi quella notte si mise (Boccaccio). 2. a. Di animale, che vive in libertà (contrapp. a domestico): il cervo è un animale s. (o che vive allo stato ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] (o con una serie di martellate); presa una gran pietra, con troppi maggior colpi che prima fieramente cominciò a percuoter la porta (Boccaccio); p. l’acqua con i remi; p. il tamburo, il timpano, il tam tam, con la mazza, le bacchette, o con le ...
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boccaccesco
boccaccésco agg. (pl. m. -chi). – 1. Che si riferisce al Boccaccio, che imita il Boccaccio, nella forma o nel tono (soprattutto delle sue novelle): scrivere in stile b.; periodi boccacceschi. [...] novelle licenziose del Decameron: un’avventura b.; raccontare delle storie di sapore boccaccesco. ◆ Avv. boccaccescaménte, non com., alla maniera o nello stile del Boccaccio, o a somiglianza con il contenuto e le situazioni di alcune sue novelle. ...
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onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente [...] , E d’o. sudor bagnato il volto (Poliziano). Dignitoso, nobile: bello e grande della persona, vestito di panni bruni assai o. (Boccaccio); e con valore avverbiale: O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto (Dante). Spesso ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...