satirisco
s. m. [dal lat. satyriscus, gr. σατυρίσκος, der. di σάτυρος «satiro1», col suffisso dim. -ίσκος] (pl. -chi), letter. – Piccolo satiro, satirello, come figura mitologica: del quale [Dionisio] [...] essendo la madre gravida, vide nel sonno che ella partoriva un s. (Boccaccio). ...
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pecoraggine
pecoràggine s. f. [der. di pecora]. – 1. Stupidità, scempiaggine, scarsezza d’intelligenza: dare prova di p.; Bruno ... pensò di rispondergli secondo che alla sua p. si convenia (Boccaccio); [...] anche, parola, frase, meno com. azione che denota stupidità: ogni tanto se ne viene fuori con le sue solite pecoraggini. 2. Comportamento da pecora, cioè passivamente conformista e servile: per p. dicono ...
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guastada
s. f. [dal provenz. engrestara: v. inguistara], ant. – Recipiente per liquidi, generalm. acqua o vino, in forma di caraffa con corpo largo e collo stretto, talvolta con beccuccio e con manici, [...] oppure d’altre forme in relazione all’uso cui era destinata: gli venne nella finestra veduta questa g. d’acqua (Boccaccio); anche, la quantità di liquido che vi è, o vi può essere, contenuta. ◆ Dim. guastadétta, guastadina, e guastadino m., ...
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tavolaccio
tavolàccio s. m. [der. di tavola, tavolo, con suffisso pegg.]. – 1. Pancaccio, giaciglio costituito da un tavolato di legno leggermente inclinato, per lo più collegato alla parete, tipico [...] dei soldati: dormire sul tavolaccio. 2. Grande scudo rettangolare, di legno, detto anche tavola, targone e pavese, usato nel medioevo: costoro ..., posti giù lor tavolacci e loro armi e lor gonnelle, cominciarono la fune a tirare (Boccaccio). ...
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satiro1
sàtiro1 s. m. [dal lat. saty̆rus, gr. σάτυρος]. – 1. Figura mitologica dell’antica Grecia e del mondo letterario greco-romano, immaginata e rappresentata come un essere che, al corpo e alle membra [...] a poco a poco addomesticando (Goldoni); anche in funzione di agg.: un giovane di grazioso aspetto, benché agreste e s. (Boccaccio). b. Uomo dalla morbosa sensualità, che cerca di sfogare i proprî istinti sessuali in forme violente e anormali (con ...
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guastamento
guastaménto s. m. [der. di guastare], ant. – Guasto, devastazione, deterioramento e sim.; fig., corrompimento: la vergogna e ’l g. dell’onore (Boccaccio). ...
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prezzo
prèzzo s. m. [lat. prĕtium]. – 1. a. L’equivalente in unità monetarie di un bene o di un oggetto, di un servizio o di una prestazione; più in partic., si parla di p. relativo, per riferirsi al [...] avv., letter., a pagamento, dietro compenso: il quale, povero uomo essendo, di portare pesi a p. serviva chi il richiedeva (Boccaccio); più spesso con riferimento a cosa che non si dovrebbe vendere: mettere a p. la propria onestà, il proprio nome, la ...
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pecoreccio
pecoréccio agg. e s. m. [der. di pecora] (pl. f. -ce), non com. – 1. agg. e s. m. Di pecora, delle pecore: arte p., ant., la pastorizia; fig., rozzo, grossolano, volgare: discorsi p.; uno [...] , situazione incresciosa ed equivoca dalla quale è difficile districarsi, nelle locuz. entrare nel p., cadere nel p., uscire dal p. e sim.: conoscendo che il cavaliere era entrato nel p. né era per riuscirne, piacevolmente disse ... (Boccaccio). ...
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guastare
v. tr. [lat. vastare «render vuoto, deserto, devastare, guastare»]. – 1. ant. a. Devastare, distruggere. b. Offendere nella persona, mutilare; anche, giustiziare: pregò colui che a g. il menava [...] (Boccaccio), che lo conduceva ad essere impiccato. 2. a. Rovinare, ridurre in cattivo stato: Vostre voglie divise Guastan del mondo la più bella parte (Petrarca); la piena ha guastato il ponte. b. Più com., riferito a meccanismi e altri oggetti d’uso ...
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lacciolo
lacciòlo (letter. lacciuòlo) s. m. [dim. di laccio]. – 1. a. Piccolo laccio per catturare uccelli e selvaggina minuta. b. Legaccio, nastrino. 2. fig. Inganno, malizia, insidia: Ond’ei, ch’avea [...] lacciuoli a gran divizia ... (Dante); io ... mille lacciuoli col mostrar d’amarti t’aveva tesi intorno a’ piedi (Boccaccio). ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...