satolla
satólla s. f. [der. di satollare], tosc. ant. – Abbondante quantità di cibo, divorata fino a esserne completamente sazî: fare, farsi, prendersi una s., una buona s., fare una scorpacciata; se [...] presso ci fosse, ben ti dico che io vi verrei ... per veder fare il tomo a quei maccheroni, e tormene una satolla (Boccaccio); e in senso fig.: pigliava a quattr’occhi il giovine scapestrato e gli impartiva una gran s. di ottimi consigli (I. Nievo ...
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fermare
v. tr. [lat. fĭrmare «rendere stabile», der. di fĭrmus «fermo, stabile, saldo»] (io férmo, ecc.). – 1. a. Fissare, rendere saldo, stabile: f. un bottone che ciondola; f. un chiodo; f. il punto, [...] (Manzoni). b. letter. Stabilire, confermare: nel fermar tra Dio e l’uomo il patto (Dante); e questo fermaron con giuramento (Boccaccio); f. un prezzo, fissarlo. c. Di carni da mangiare, dare loro una leggera cottura perché non vadano a male. 2. a ...
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baco1
baco1 [prob. rifacimento tosc. di bao bao, incrociato con baco per il suo affacciarsi improvvisamente dalle frutta]. – Nella locuz. ant. far baco, o far baco baco, spaventare qualcuno apparendogli [...] d’improvviso davanti, far bau bau: va faccendo baco baco a chi la scontra (Boccaccio); anche, stare nascosto facendo capolino per vedere o ascoltare senza essere veduto: origliando Farò tra questi rami baco baco (Buonarroti il Giov.). ...
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chente
chènte agg. [der. di che2 (in funzione di agg. interr.), con la terminazione degli avv. in -mente], ant. – Di quale specie o qualità: pensando chenti e quali li nostri ragionamenti sieno (Boccaccio). ...
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otta
òtta s. f. [etimo incerto], ant. – Ora, come s. f. (v. ora2): Ier, più oltre cinqu’ore che quest’otta (Dante); donna, è egli otta di desinare? (Boccaccio). Fu spec. usato (oltre che in forme composte: [...] v. allotta; talotta) in alcune locuz., nelle quali assume spesso il sign. generico di «tempo»: alcun’otta, qualche volta; ad otta, a tempo, in tempo; a un’otta, nel tempo stesso; a bell’otta, proprio al ...
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satollo
satóllo agg. [lat. satŭllus, dim. di satur «sazio»], tosc. o letter. – Sazio di cibo, completamente soddisfatto nel bisogno di cibo: essere, sentirsi s.; ragazzi e polli, non si trovan mai s. [...] (prov.); molti [animali], ... poi che pasciuti erano bene il giorno, la notte alle lor case ... si tornavano s. (Boccaccio); la popolazione era giunta, non s. né affamata, ma, certo, affatto sprovveduta, alla messe del 1628 (Manzoni). In senso fig., ...
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tavoliere1
tavolière1 s. m. [der. di tavola]. – 1. Tavolino con il ripiano distinto da segni e riquadri, per il gioco dei dadi o della dama: qui è bello e fresco stare, e hacci, come voi vedete, e tavolieri [...] e scacchieri (Boccaccio). In senso più ampio, tavolo da gioco: appressatomi a un altro t., dove si giocava forte, stetti prima un buon pezzo a squadrar la gente che vi stava attorno (Pirandello). 2. Nel tavolo del biliardo, il piano, limitato intorno ...
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guasto1
guasto1 agg. [part. pass. di guastare, senza suffisso]. – 1. Guastato, nei varî sign. di guastare, e in partic.: a. ant. Devastato, ridotto in rovina: In mezzo mar siede un paese g. (Dante); [...] ferite, piagate e sim.: al medico fu messo tra le mani uno infermo, il quale aveva guasta l’una delle gambe (Boccaccio); letter., deformato, storpiato: vedi che ella zoppica perché l’è guasta la figura (Leopardi). Avere il sangue g., cattivo, malato ...
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pecorone
pecoróne s. m. [accr. di pecora]. – 1. Grossa pecora; poco com., montone. Locuz. avv., non com., a pecorone, al modo dei pecoroni o delle pecore, carponi, a quattro zampe. 2. fig. a. Persona [...] subisce senza reagire le sopraffazioni: sono una massa di pecoroni!; anche con uso aggettivale: la moltitudine pecorona. b. ant. Persona stupida, sciocca, balorda: e questo p. mi vuol far conoscer le femine, come se io fossi nata ieri! (Boccaccio). ...
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speziale2
speziale2 s. m. [der. di spezie]. – Venditore di spezie, di erbe medicinali; farmacista: non celle di frati, ma botteghe di speziali o d’unguentarii appaiono più tosto a’ riguardanti (Boccaccio); [...] l’arte dei medici e speziali, una delle sette arti maggiori, nell’ordinamento corporativo di Firenze nell’ultimo medioevo; via degli Speziali, ancora oggi a Firenze. È voce ant., viva però nell’uso pop. ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...