ribaldo
(ant. rubaldo) s. m. e agg. [dal provenz. e fr. ant. ribaud, der. del germ. hrība «prostituta»; cfr. il ted. mod. reiben]. – 1. s. m. a. Negli eserciti medievali, erano così chiamati i soldati, [...] , straccione: che ne fareste voi più, se egli a un villano, a un ribaldo, a un servo data l’avesse? (Boccaccio). c. Briccone, birbone, scellerato: guàrdati da quel r.; una compagnia, una combriccola di ribaldi; razza di ribaldi; con sign. attenuato ...
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insiememente
insiememénte avv. [der. di insieme], ant. – Insieme: né fu una bara sola quella che due o tre [cadaveri] ne portò i. (Boccaccio). ...
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buonora
buonóra (o bonóra; più com. buon’óra) s. f. – 1. La mattina presto; usato spec. nella locuz. avv. di b. (ant. e region. a b.), per tempo, di buon mattino: alzarsi di b.; partire di b.; ma anche [...] , la signora moglie fosse la padrona, alla buon’ora; ma lui servo, no (Manzoni). Anche forma d’augurio, tra affettuoso e impaziente: va’ alla b., e che Dio t’accompagni; spesso eufem. (per alla malora): va in buona ora, e lasciaci dormir (Boccaccio). ...
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tuttavia
tuttavìa avv. e cong. [comp. di tutta e via2]. – 1. avv., ant. o letter. Continuamente, sempre, per indicare lo svolgersi di qualche fatto senza interruzione: essendo il freddo grande e nevicando [...] t. forte (Boccaccio); Ode i cavalli e i gridi tuttavia, E la nimica voce che minaccia (Ariosto); o per indicare il perdurare, il persistere, la non cessazione di un fatto o di una condizione, nel presente o nel passato: Non lasciavam l’andar perch’ei ...
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buontempo
buontèmpo (o buòn tèmpo) s. m. – Sollazzo, divertimento, spec. nella frase darsi b., spassarsela allegramente, con spensieratezza: essendosi ella d’un giovinetto bello e leggiadro a sua scelta [...] innamorato..., spesse volte con lui con maraviglioso diletto si dava buon tempo (Boccaccio). In senso proprio, solo in grafia divisa: speriamo che ci sia buon tempo domani (più com. bel tempo). ...
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tuttoche
tuttoché (o 'tutto che') cong., ant. – 1. Sebbene, quantunque, benché: Tutto che questa gente maladetta In vera perfezion già mai non vada, Di là più che di qua essere aspetta (Dante). 2. Quasi, [...] quasi che: e così dicendo fu tutto che tornato a casa (Boccaccio), era quasi arrivato a casa. ...
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savio
sàvio agg. e s. m. [dal provenz. savi, che è il lat. *sapius (der. di sapĕre «esser saggio»), da cui anche saggio1, attrav. il francese]. – 1. a. Di persona, dotato di buon senso, di equilibrio [...] s.; in quella circostanza si dimostrò poco s.; al re, il quale s. signore era, piacque il consiglio di Martuccio (Boccaccio); sostantivato, uomo dotato di saggezza e moderazione: ti ho sempre considerato un savio (meno com. di saggio). Non com., di ...
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tuttodi
tuttodì (o 'tutto dì') avv., ant. – Di continuo, continuamente, sempre: E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca (Dante); come tutto dì veggiamo che fanno far coloro [...] che le lor case acconciano (Boccaccio). ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello [...] attuale: egli in se stesso faccendo della sua p. vita comparazione alla presente, se medesimo schernendo ramemora (Boccaccio). Più comunem., proprio del periodo iniziale, delle origini: restituire una costruzione alla sua forma p.; dopo il restauro ...
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elitropia
elitròpia s. f. – Variante ant. di eliotropio, varietà di calcedonio. In passato si attribuiva a questa pietra il prodigioso potere di rendere invisibile chi l’aveva indosso: una pietra, la [...] vertù, per ciò che qualunque persona la porta sopra di sé, mentre la tiene, non è da alcuna altra persona veduto (Boccaccio); Corrëan genti nude e spaventate, Sanza sperar pertugio o e. (Dante). Analoga virtù era attribuita dagli antichi a una specie ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...