piatta
s. f. [femm. sostantivato di piatto1]. – 1. Specie di galleggiante a fondo piatto, detto più comunem. chiatta (v.): bisogna dal bastimento scaricare il grano su certe zattere che si chiamano piatte [...] ant., lo stesso che piastra (di armatura): il ferro sotto argento, Quanto era, in piatte tutto nascandea, Ma della maglia il molto guarnimento Tutto fu d’oro (Boccaccio), aveva le piastre dell’armatura coperte d’argento e le maglie guarnite d’oro. ...
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scritta
s. f. [lat. scrīpta, neutro pl. sostantivato di scrīptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. Insieme di caratteri, parole, frasi, ecc. scritte su un cartello, un foglio, un muro, una [...] in forma scritta: s. di compra, di vendita; per belle s. di lor mano s’obligarono l’uno all’altro (Boccaccio); [il re,] per una s. sottoscritta di propria mano, promesse ... concedere a Lodovico il principato di Taranto (Guicciardini); fare la ...
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allenire
v. tr. [der. di lene] (io allenisco, tu allenisci, ecc.), non com. – Lenire, mitigare; indebolire: le mie tribulazioni ... mai da unguento debito non essendo allenite, più ognora inaspriscono [...] (Boccaccio); cotesta mattinata di primavera mi ha rimesso la pace nel cuore, mi ha allenito la pena del dipartirmi da te (Carducci). Nell’intr. pron., mitigarsi, o anche infiacchirsi, perdere le forze. ...
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gherminella
gherminèlla s. f. [forse der. di ghermire]. – In origine, gioco di mano, consistente nel far sparire e riapparire una cordicella dentro e fuori di una bacchetta. In senso fig. (il solo oggi [...] in uso), inganno compiuto con sveltezza e astuzia: accorgendosi quivi più le sue gh. non aver luogo (Boccaccio); anche, in senso attenuato, birichinata e sim.: quel ragazzo ha certamente combinato una delle sue solite gherminelle. ...
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moco1
mòco1 s. m. [voce di origine mediterranea] (pl. -chi). – 1. Nome di alcune erbe delle leguminose più comunem. indicate col plur. mochi (v.). 2. fig., ant. Inezia, cosa di minimo valore, cosa da [...] nome), soprattutto in frasi come non stimare, non tenere, o non contare, non montare un m., e sim.: i sogni ... non montano un moco (Boccaccio). Con altro senso, avere l’occhio ai m., stare vigilante, fare bene attenzione a non essere gabbato, e sim. ...
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gherone
gheróne s. m. [der., per metafora, del germ. gairo «punta del giavellotto»]. – 1. Ciascuno dei due lembi triangolari di stoffa, innestati, specialmente in passato, al fondo dei teli della camicia, [...] , aperta sul davanti: Non si tenea la man sotto il gh. (Rustico di Filippo); alzandosi i gh. della gonnella (Boccaccio). 2. In marina, ciascuno dei rinforzi (detti anche fortezze) applicati alle vele nei punti soggetti a maggior logorio. 3. In ...
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piattello
piattèllo s. m. [dim. di piatto2]. – 1. Piatto di piccole dimensioni (meno com. di piattino); anticam. anche piatto da tavola in genere, vassoio di portata: vennero le due giovinette ... con [...] due p. d’argento in mano pieni di varii frutti (Boccaccio). 2. Oggetto a forma di piccolo piatto, di materiale vario, anche poco pregiato, adibito a usi diversi di quelli da mensa: un p. di latta; il p. del candeliere; e spec. quello presentato da ...
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spiegare
v. tr. [lat. explĭcare; v. esplicare, che ne rappresenta la derivazione dotta] (io spiègo, tu spièghi, ecc.). – 1. a. Svolgere, distendere ciò che era ripiegato o avviluppato, in modo che l’intera [...] della amicizia vogliono che l’uno amico per l’altro faccia, non è mia intenzione di s. al presente (Boccaccio). Con la particella pron. riflessiva in funzione di compl. di termine, spiegarsi, intendere, afferrare con l’intelletto, rendersi conto ...
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smontare
v. intr. e tr. [der. di montare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io smónto, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Scendere giù, scendere da dove s’era montati o saliti: s. dalla scala, dalla sedia. In [...] sign. di prendere stanza, fermarsi ad alloggiare: volendo quivi l’abate albergare, Alessandro in casa d’uno oste ... il fece smontare (Boccaccio). 2. In alcuni usi estens. e fig., sempre come intr., ma con ausiliare diverso: a. Di sostanze liquide o ...
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principale
agg. e s. m. [dal lat. principalis, der. di princeps -cĭpis «primo»: v. principe]. – 1. agg. a. Che ha maggior rilievo, maggiore importanza rispetto ad altre cose dello stesso genere: esaminiamo [...] altri: estimo che di necessità sia convenire esser tra noi alcuno p., il quale noi e onoriamo e ubidiamo come maggiore (Boccaccio); ma, quando volle mischiarsi coi p. della sua città, trovò un fare ben diverso (Manzoni). Anticam. anche con il sign ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...