ghiado
s. m. [lat. gladius «spada»; il sign. 2, attraverso il senso fig. di «freddo pungente»], ant. – 1. Arma bianca da punta (spada, pugnale, daga, coltello, ecc.); quasi esclusivam. nella locuz. morto [...] fu impiccato, e ’l Priore morto a gh. (G. Villani); preghiamo Idio che vi dea tanti malanni, che voi siate morto a gh. (Boccaccio). 2. Gelo, freddo eccessivo: mai nel più gran gh. io m’imbacucco (Redi); Marzo è giunto e febbraio Gito se n’è col gh ...
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malgrado
(o 'mal grado') s. m. e avv. [comp. di malo e grado2, propr. «cattivo gradimento»]. – 1. s. m., ant. Dispiacere (scritto con grafia staccata): io riavrò colei che è meritatamente mia, mal grado [...] che voi n’abbiate (Boccaccio). 2. Unito a un agg. possessivo, forma una locuz. avv.: mio, tuo, suo m. (anche, a mio m., ecc.; raro, mal mio grado, ecc.), a mio, tuo, suo dispetto, contro la mia, tua, sua volontà: mio m. dovetti riceverlo e dargli ...
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acirologia
acirologìa s. f. [dal gr. ἀκυρολογία, comp. di ἄκυρος «non valido» e -λογία «-logia»; lat. tardo acyrologia], letter. raro. – Improprietà di linguaggio, come figura retorica (più comunem. [...] qui, ma ancora in altre parti di questa opera, sì come nel canto V, quando dice «I0 venni in luogo d’ogni luce muto»; ... questo modo di parlare si scusa per una figura, la quale si chiama «acirologia» (Boccaccio, Esposizioni sopra la Comedia, c. I). ...
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smorsare
v. tr. [der. di morso2, col pref. s- (nel sign. 4)] (io smòrso, ecc.), letter. ant. – Cessare di mordere: Di dì in dì vo cangiando il viso e ’l pelo, Né però smorso i dolce inescati ami (Petrarca); [...] morso (come parte della briglia): Se ’n breve non m’accoglie o non mi smorsa, ... (Petrarca); nel rifl., sciogliersi liberandosi dal morso: ciò che porse Il tuo dormire alla tua fantasia Tututto avrai, se da me non ti smorse [= smorsi] (Boccaccio). ...
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reo1
rèo1 agg. e s. m. (f. rèa) [dal lat. reus «accusato, colpevole»]. – 1. a. Autore di un reato, ossia di un’infrazione della norma penale (equivale, nel linguaggio corrente, a «colpevole»): riconoscere [...] com., in questo senso, rio1): la mala condotta È la cagion che ’l mondo ha fatto reo (Dante); ove se’ tu rea femina (Boccaccio); le piaghe onde la rea fortuna E amore, e il mondo hanno il mio core aperto (Foscolo); un più reo disegno d’accrescer la ...
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levatura
s. f. [der. di levare]. – 1. ant. L’azione di levare, di togliere: l. delle macchie da un panno; essere di poca, di piccola l., avere poca l., aver bisogno di piccola l., richiedere poca fatica [...] cede o si persuade facilmente: la donna, che loica non sapeva e di piccola l. aveva bisogno, o credette o fece vista di credere (Boccaccio); e anche di chi è facile ad adirarsi, ad andare in bestia: le donne hanno poca l. per l’ordinario, e son fatte ...
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carico2
càrico2 (poet. carco) s. m. [der. di caricare] (pl. -chi). – 1. Atto, operazione di caricare: durante il c. del vagone; manovali adibiti al c. delle merci; fare il c., caricare; portello di carico, [...] su tutta la massa dei contribuenti. c. ant. Incombenza, incarico: il primo a cui la reina tal c. impose fu Filostrato (Boccaccio); dettono pertanto il c. di questo omicidio al Mosca (Machiavelli). d. A carico di, locuz. con sign. simile a contro ...
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ghiandifero
ghiandìfero agg. [dal lat. glandĭfer -ĕri, comp. di glans glandis «ghianda» e -fer «-fero»], letter. – Che produce ghiande: ghirlanda di gh. quercia (Boccaccio). ...
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fervente
fervènte agg. [part. pres. di fervere]. – 1. letter. Bruciante, scottante: il battuto della torre era f. tanto, che ella né co’ piè né con altro vi poteva trovar luogo (Boccaccio); il sol gli [...] aridi campi fiede Con raggi assai f. (T. Tasso). 2. Più com. in senso fig., fervido, infiammato, intenso: f. voti, preghiere; una f. supplica; amore, affetto, passione f.; la ... ferventissima carità dello ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] , attribuire: s. a lode, a colpa; quegli [i peccati] che tu farai poi non saranno scritti a tua dannazione (Boccaccio). c. ant. Arruolare: Cammillo ... comandò che si scrivesse tre eserciti (Machiavelli); Per tutto ’l regno fa scriver Marsilio Gente ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...