malizioso
malizióso agg. [dal lat. malitiosus, der. di malitia «malizia»]. – 1. a. Che ha malizia, che usa malizia nelle sue azioni, nei suoi giudizi e sim.: un ragazzetto m. e insolente; come sei m.!; [...] maliziosi. 2. ant. Avveduto, accorto, astuto (anche senza malizia): Salabaetto divenuto malizioso v’andò (Boccaccio). ◆ Dim. maliziosétto, maliziosino; spreg. maliziosùccio; pegg. maliziosàccio. ◆ Avv. maliziosaménte, in modo malizioso, con malizia ...
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vituperio
vitupèrio (ant. o letter. vitupèro) s. m. [dal lat. tardo vituperium, der. di vituperare «vituperare»]. – 1. non com. Infamia, grave disonore: portare, arrecare v.; essere di v. e essere causa [...] più scherz., cosa molto brutta, mal fatta, che costituisce perciò motivo di vergogna: che v., quel grattacielo nel centro storico! c. ant. Azione vergognosa: per paura che essi questo suo vitupero non palesassero, ... molto più gli onorò (Boccaccio). ...
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vezzo
vézzo s. m. [lat. vĭtium «vizio, difetto»; cfr. l’allotropo vizio]. – 1. Abitudine, modo abituale: fare una cosa per vezzo; avere il v. di fare ..., di dire ...; è un suo v. e non se n’accorge; [...] Al plur., con sign. per lo più pegg., moine, smancerie, leziosaggini: al quale ella tutta cascante di vezzi rispose (Boccaccio); le loro fattucchierie [delle donne] consistono nei loro v., nelle loro lusinghe (Goldoni); gli faceva mille v. per farsi ...
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viuola
viuòla (o vivuòla) s. f. – Forme ant. per viola, strumento musicale (v. viola2): Dioneo preso un liuto e la Fiammetta una viuola, cominciarono soavemente una danza a sonare (Boccaccio); un buono [...] sonatore di vivuola (Sacchetti); Saliva alla finestra Un suono di vivuola e di leuto (Pascoli) ...
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saccente
saccènte agg. e s. m. e f. [forma di origine merid.: lat. sapĭens -entis, part. pres. di sapĕre «essere saggio»]. – 1. Di persona che tende presuntuosamente a far mostra di ciò che sa o crede [...] (o la) saccente! 2. ant. Sapiente, istruito, e anche esperto, scaltro: con un s. barattier si convenne del prezzo (Boccaccio). ◆ Dim. saccentèllo, saccentino, saccentuzzo, accr. e spreg. saccentóne, tutti anche come s. m. (f. -a): una studentessa un ...
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chiarita
chiarità s. f. [lat. clarĭtas -atis, der. di clarus «chiaro»], ant. o poet. – L’essere chiaro, chiarezza: siccome l’esser fioco impedisce la ch. della voce, così le tenebre impediscono la ch. [...] della luce (Boccaccio); diffusa luminosità dell’aria, chiarore: Vengono trasfigurandosi nella ch. dell’aria (Pascoli). ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] . o poet. menar la danza, guidarla, dirigerla (dal fr. ant. mener la danse): menando la Lauretta una danza (Boccaccio); menar donna o moglie, ammogliarsi; menar prigione qualcuno, farlo prigioniero. 3. a. Muovere rapidamente, agitare, soprattutto in ...
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pristino
prìstino agg. [dal lat. pristĭnus, affine a prior, primus, priscus (v. priore, primo, prisco)], letter. – Di prima, precedente, originario: se vedi ... da potermi in alcun modo nel mio p. stato [...] tornare, priegoti l’adoperi (Boccaccio); e’ Fiorentini, veduta la buona fede de’ Volterrani, gli restituirono nella p. libertà (Guicciardini). Con uso sostantivato, è com. nelle espressioni rimettere, restituire e restituzione in pristino, che si ...
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ghiottone
ghiottóne s. m. (f. -a) [lat. tardo glŭtto -onis; v. ghiotto]. – 1. Persona molto ghiotta: sei un gran ghiottone. 2. ant. Ribaldo, furfante: dicendogli le più vituperose parole e la maggior [...] villanìa che mai ad alcun ghiotton si dicesse (Boccaccio). In questo stesso sign. è prob. da interpretare la parola nel passo di Dante (Inf. XXII, 15): ne la chiesa Coi santi, e in taverna co’ gh., cioè la compagnia è sempre adeguata al luogo dove ...
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vivace
agg. [dal lat. vivax -acis, der. di vivĕre «vivere»]. – 1. a. letter. Ben vivo, pieno di vita e vigore, rigoglioso: Parvermi i rami, gravidi e vivaci D’un altro pomo (Dante); messe le tavole sotto [...] i v. allori (Boccaccio); Spande sopra la cima i larghi rami Vivace oliva (Pindemonte); che vive a lungo: le arboree corna del v. cervo (Sannazzaro). In usi fig., durevole, sempre vivo ed efficace: giuso, intra i mortali, Se’ di speranza fontana v. ( ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...