chiarita
chiarità s. f. [lat. clarĭtas -atis, der. di clarus «chiaro»], ant. o poet. – L’essere chiaro, chiarezza: siccome l’esser fioco impedisce la ch. della voce, così le tenebre impediscono la ch. [...] della luce (Boccaccio); diffusa luminosità dell’aria, chiarore: Vengono trasfigurandosi nella ch. dell’aria (Pascoli). ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] . o poet. menar la danza, guidarla, dirigerla (dal fr. ant. mener la danse): menando la Lauretta una danza (Boccaccio); menar donna o moglie, ammogliarsi; menar prigione qualcuno, farlo prigioniero. 3. a. Muovere rapidamente, agitare, soprattutto in ...
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pristino
prìstino agg. [dal lat. pristĭnus, affine a prior, primus, priscus (v. priore, primo, prisco)], letter. – Di prima, precedente, originario: se vedi ... da potermi in alcun modo nel mio p. stato [...] tornare, priegoti l’adoperi (Boccaccio); e’ Fiorentini, veduta la buona fede de’ Volterrani, gli restituirono nella p. libertà (Guicciardini). Con uso sostantivato, è com. nelle espressioni rimettere, restituire e restituzione in pristino, che si ...
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ghiottone
ghiottóne s. m. (f. -a) [lat. tardo glŭtto -onis; v. ghiotto]. – 1. Persona molto ghiotta: sei un gran ghiottone. 2. ant. Ribaldo, furfante: dicendogli le più vituperose parole e la maggior [...] villanìa che mai ad alcun ghiotton si dicesse (Boccaccio). In questo stesso sign. è prob. da interpretare la parola nel passo di Dante (Inf. XXII, 15): ne la chiesa Coi santi, e in taverna co’ gh., cioè la compagnia è sempre adeguata al luogo dove ...
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vivace
agg. [dal lat. vivax -acis, der. di vivĕre «vivere»]. – 1. a. letter. Ben vivo, pieno di vita e vigore, rigoglioso: Parvermi i rami, gravidi e vivaci D’un altro pomo (Dante); messe le tavole sotto [...] i v. allori (Boccaccio); Spande sopra la cima i larghi rami Vivace oliva (Pindemonte); che vive a lungo: le arboree corna del v. cervo (Sannazzaro). In usi fig., durevole, sempre vivo ed efficace: giuso, intra i mortali, Se’ di speranza fontana v. ( ...
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spigolistro
agg. e s. m. (f. -a) [etimo incerto], ant. – Bigotto, bacchettone: vecchia picchiapetto spigolistra (Boccaccio); io non ci vorrei pinzochere né spigolistre né vecchie, ma de le piacevoli, [...] amorose ed oneste giovani (Bandello). Per estens., falso, ipocrita; anche, pedante, eccessivamente rigido ...
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ghiottornia
ghiottornìa s. f. – Variante ant. di ghiottoneria: le spese che la sua gh. richiedea (Boccaccio); questo potrebbe mutare la mia virtù in un raffinamento di ghiottornia (I. Nievo); anche in [...] senso fig.: per gh. della preda s’erano dilatati per lo paese (G. Villani); e in senso concr.: fornirsi drento il seno Di ghiottornie per due giornate almeno (Pulci) ...
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di
dì (ant. die) s. m. [lat. dies]. – Sinon. di giorno, usato, soprattutto nel passato, nelle date: a dì (o addì) 15 maggio, o in espressioni tradizionali: tre volte al dì (nelle ricette mediche e posologie [...] ; ant. in sul dì, sul far del giorno: io son veramente colui che quello uomo uccisi istamane in sul dì (Boccaccio). Con sign. specifico, in geografia astronomica (in contrapp. a notte e con sign. distintivo rispetto a giorno), l’intervallo di ...
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festa
fèsta s. f. [lat. fĕsta, propr. femm. dell’agg. festus «festivo, solenne», che si ritiene connesso con feria, feriae «feria»]. – 1. a. Giorno destinato a una solennità, al culto religioso, a celebrazioni [...] conforme al desiderio. b. In senso fig., di tutto ciò che dà allegria: per aver festa e piacere dello innamoramento di Calandrino (Boccaccio); l’arrivo del circo fu una f. per tutti; e con tono di amara ironia: per propagare e mantenere la pestilenza ...
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contadino
s. m. e agg. [der. di contado]. – 1. s. m. (f. -a) a. Propr., chi sta in contado (opposto a cittadino); più com., chi lavora la terra, per conto di un padrone o per conto proprio: fare il c.; [...] terra: è di famiglia contadina. b. Proprio di chi vive nel contado, contadinesco: maniere c.; abitudini c.; le c. vivande (Boccaccio). Locuz. avv. alla contadina, al modo, alla foggia dei contadini o del contado: vestire alla contadina. ◆ Dim. e vezz ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...