busecchia
buṡécchia s. f. (o buṡécchio s. m.) [etimo incerto], tosc. – Budello d’animale, spec. in quanto serve a insaccare la carne di maiale per far salsicce: rivestendo i porci delle lor b. medesime [...] (Boccaccio). Al plur., intestino, da cui anche il senso di trippa (v. busecca). ...
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tristanzuolo
tristanzuòlo agg. [der. di tristo] . – 1. ant. e raro. Cattivo, malvagio, meschino: giovani corrotti e t.; o anche in misero stato, sparuto, di poca salute: andate, e sforzatevi di vivere, [...] anzi che no che voi ci stiate a pigione [stiate cioè a fatica nel mondo], sì tisicuzzo e tristanzuol mi parete (Boccaccio); o fannullone, buono a nulla: mi consumo le braccia per nutricar li tuo’ figliuoli, e tu, tristanzuolo, di settanta anni vai ...
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cruccio
crùccio s. m. [der. di crucciare]. – 1. Afflizione, tormento, dolore, spesso misto a dispetto o risentimento: d’ira e di cruccio fremendo (Boccaccio); por fine a’ crucci antichi intendo (V. Monti); [...] avere un c.; darsi, prendersi cruccio, affliggersi, addolorarsi. 2. ant. La manifestazione esterna del cruccio, quindi atto d’ira, di sdegno, di furore: omo di sangue e di crucci (Dante) ...
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sbandeggiamento
sbandeggiaménto s. m. [der. di sbandeggiare], ant. – Lo sbandeggiare; l’andare, l’essere in esilio, imposto o volontario: se mai avviene che Tedaldo del suo lungo s. qui torni (Boccaccio). ...
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cruccioso
cruccióso agg. [der. di cruccio]. – 1. non com. Pieno di cruccio, d’ira, di sdegno: mostrarsi c.; parole c., atteggiamento cruccioso. 2. ant. Addolorato, afflitto: il re di Tunisi la maritò [...] al re di Granata: di che ella fu c. oltre modo (Boccaccio). Fig., letter., sconvolto, agitato, torbido, detto del mare, del tempo, del cielo. ◆ Avv. crucciosaménte, non com., con cruccio, con dispetto, con ira: rispondere, parlare, reagire ...
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tristezza
tristézza s. f. [der. di triste, tristo]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere triste, come stato d’animo e come suo riflesso esteriore: Diman tristezza e noia Recheran l’ore (Leopardi); [...] cattiveria, o atto cattivo, malvagio, disonesto, colpevole: se io volessi attendere a queste t. che tu di’ che vedevi (Boccaccio); vizi e misfatti, i quali per numero e per tristezza si avevano di lunghissimo intervallo lasciate addietro le malvagità ...
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festare
v. intr. e tr. [der. di festa] (io fèsto, ecc.), ant. – 1. intr. (aus. avere) Fare festa: in ogni parte si cantava E con somma allegrezza si festava (Boccaccio). 2. tr. Festeggiare, celebrare [...] solennemente una festività. ◆ Part. pres. festante, anche come agg. (v. la voce) ...
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instante
(meno com. istante) agg. e s. m. e f. [part. pres. di instare], letter. – 1. agg. Che incombe, che grava sopra, imminente: E questa opera fu del vecchio Atlante Di cui non cessa la pietosa voglia [...] forense, l’attore nel giudizio civile. ◆ Avv. instanteménte, con insistenza: domandandone ella molto instantemente (Boccaccio); fu necessitato chiedere instantemente aiuto a’ Fiorentini (Machiavelli); anche al superl.: pregando instantissimamente il ...
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festeggiare
v. tr. [der. di festa] (io festéggio, ecc.). – 1. a. Celebrare con festa: f. una ricorrenza, una solennità; f. la vittoria; f. l’onomastico, il compleanno di un familiare; f. la promozione [...] . 2. intr., ant. Fare festa, fare festini; divertirsi, sollazzarsi: e preso Filocolo per la mano, ... tornarono a festeggiare (Boccaccio). ◆ Part. pass. festeggiato, anche come agg. e sost.: brindare all’ospite festeggiato o in onore del festeggiato ...
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tosa2
tóṡa2 s. f. [femm. di toso], region. – Ragazza. È voce propria dell’uso lombardo e veneto, ma diffusa anche in altre regioni del nord d’Italia e nota a livello nazionale: una bella t.; è andato [...] , è in attesa di clienti; ebbevi di quegli che intender vollono ... che fosse meglio un buon porco che una bella t. (Boccaccio), che fosse preferibile un bene modesto ma sicuro a uno di maggiore valore ma incerto; al vedere che una povera t. mandava ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...