moggio
mòggio s. m. [lat. mŏdius, prob. der. di modus «misura»; cfr. modio] (pl. le mòggia, meno com. i mòggi, ant. le mògge). – 1. a. Antica unità di misura di capacità per aridi, soprattutto per le [...] Con sign. fig. e valore generico (ant. o letter.), per indicare grande quantità: io le voglio mille moggia di quel buon bene ... (Boccaccio); ce n’è a moggia, in grandissima abbondanza. c. Recipiente che ha la capacità di un moggio (o piuttosto di un ...
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vivo
agg. e s. m. [lat. vīvus, corradicale di vīvĕre «vivere»]. – 1. agg. Che vive, dotato di vita, che ha le funzioni caratteristiche della vita proprie degli organismi viventi sia animali e umani sia [...] v., sasso v., con lo stesso sign.: era un fiumicello il quale d’una delle valli ... cadeva giù per balzi di pietra v. (Boccaccio); e v’ha sedili e sponde Di v. sasso (Caro). Con sign. affine, nelle costruzioni edilizie, di muro o altra struttura con ...
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trito
agg. [dal lat. tritus, part. pass. di terĕre «pestare, tritare, logorare»]. – 1. a. Tritato, sminuzzato: carne t.; sale t.; roccia t.; gesso trito. Come s. m., tipo di pezzatura dei combustibili [...] lo scolare far su per la neve una carola t., al suono, d’un batter di denti che egli faceva per troppo freddo (Boccaccio); Il destrier, ch’avea andar t. e soave [che camminava a passi brevi, veloci ed eleganti], Portò all’incontro la donzella in ...
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probita
probità (ant. probitate, probitade) s. f. [dal lat. probĭtas -atis]. – 1. La qualità di chi è probo; onestà, rettitudine morale: la p. di un magistrato; funzionario di grande, di specchiata, [...] d’intemerata p.; analogam., p. di vita, di costumi. 2. ant. Valore in combattimento: ben mostravan lor gran probitate In mantenersi per ispazio molto Sanza mai volger l’uno a l’altro volto (Boccaccio). ...
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mogliera
moglièra (ant. moglière) s. f. [lat. mulier muliĕris (pronunciato nel lat. tardo mulièris)]. – Moglie: ha tua sorella per mogliere, né mai n’ebbe alcuna dota (Boccaccio); Rinaldo gli dicea Che [...] la volea tor per sua mogliera (Pulci). È forma ant., che sopravvive tuttavia in qualche dialetto e si adopera anche comunem. in tono scherz. o spreg ...
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vizio
vìzio s. m. [dal lat. vitium «vizio»; cfr. vezzo]. – 1. Incapacità del bene, e abitudine e pratica del male; il concetto del vizio, sul piano morale, è dunque strettamente correlativo a quello [...] con la testa fra le nuvole; questo tuo v. del levarti in sogno e di dire le favole che tu sogni per vere (Boccaccio). c. ant. Voglia, capriccio: come spesso interviene ch’ell’hanno vizio di cose nuove, così potrebbe intervenire che ella avrà vizio di ...
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libello
libèllo s. m. [dal lat. libellus, dim. di liber «libro»]. – 1. ant. Libretto, volume di piccola mole: nel proemio che precede questo l. (Dante, con riferimento alla Vita nuova). 2. Nel linguaggio [...] fatta per iscritto, querela: di così piccola cosa, come questa è, non si dà l. in questa terra [= città] (Boccaccio); anche, soprattutto nel diritto romano, intimazione e sim.; l. di ripudio, nell’età imperiale romana, la partecipazione scritta della ...
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meriggiano
agg. [der. di meriggio], ant. – Del meriggio, del mezzogiorno; soprattutto nell’espressione ora meriggiana, o assol. meriggiana s. f.: E star nel fresco tutta meriggiana (Folgóre da San Gimignano); [...] portatovi alcun letto se alcun volesse o dormire o giacersi di meriggiana (Boccaccio). ...
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probo
pròbo agg. [dal lat. probus], letter. – 1. Di persona che opera con rettitudine, con integrità di coscienza, con onestà: era un uomo mite e morigerato, p. cittadino (Bacchelli); per estens.: persona [...] p., una vita proba. 2. ant. Valoroso, prode (anche sostantivato): bene investito era ’l valore Di tanti probi quanti ivi adunare Avea fatti fortuna (Boccaccio). ◆ Avv., non com., probaménte, con probità, onestamente: vivere, amministrare probamente. ...
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macero1
màcero1 agg. [der. di macerare]. – 1. Macerato, che ha subìto un processo di macerazione: calcina m. e spenta. 2. a. Pesto, battuto: senza lasciarle in capo capello o osso adosso che m. non fosse [...] (Boccaccio). b. Indebolito, logorato fisicamente, spossato: stanchi tutti e maceri e del mare Ancor paurosi (Caro); Cadeano a squadre a squadre Semivestiti, maceri e cruenti (Leopardi). ...
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Pittore. Figlio di un Antonio de Boccatiis, espertissimo ricamatore, di famiglia originaria di Cremona ma che già dal 1465 aveva preso quasi stabile dimora a Ferrara lavorandovi anche per conto degli Estensi, nacque a Ferrara circa il 1467 se...
Scrittore (Certaldo o Firenze 1313 - Certaldo 21 dic. 1375). Tuttora sostenuta da alcuni la nascita a Parigi, da un'ignota francese, certo è comunque che il B. nacque da un amore illegittimo d'un mercante certaldese stabilitosi a Firenze, Boccaccio...