(gr. ᾿Αχαιοί) Nome con cui nei poemi omerici spesso si designa tutto il popolo greco; in età storica A. sono gli abitanti dell’Acaia e della Ftiotide. Secondo molti storici gli A. sarebbero le popolazioni abitanti il Peloponneso prima della cosiddetta invasione dorica (12° sec. a.C.); chi invece nega ogni frattura culturale al 12° sec. data la migrazione dorica in un periodo più antico (16°-15° sec. a.C.) e conseguentemente identifica gli A. con i Dori (➔).
O. Hoffmann classificò con il nome di a. i dialetti eolici e arcadico-ciprioti, distinguendoli rispettivamente in nord-a. e sud-achei. Ma questa unità è negata da altri (è criticato anche l’abuso del termine a.), o semmai circoscritta all’arcadico, al cipriota e al panfilico.
Lega achea Confederazione costituita nel 4° sec. a.C. tra i cantoni dell’Acaia; disciolta dopo il 302, fu ricostituita verso il 281; nei primi tempi ebbe vita stentata, sino a che Arato di Sicione non vi fece aderire, oltre la propria città natale, i più grandi centri dell’Arcadia e dell’Argolide. La lega ebbe inizialmente un’impronta antimacedonica, ma le ostilità contro il re di Sparta Cleomene III (228-226) condussero a un riavvicinamento tra gli A. e il re di Macedonia Antigono Dosone che, accorso in aiuto dei nuovi alleati, batté gli Spartani a Sellasia (222). La fedeltà alla Macedonia si prolungò sino al 198, quando gli A. cooperarono con Roma nella seconda guerra romano-macedonica avendone in compenso ingrandimenti territoriali, soprattutto a danno di Sparta. L’armonia con i Romani non durò e le beghe tra gli A. e Sparta provocarono la guerra acaica (➔) dalla quale uscì distrutta per sempre la potenza della confederazione (146). Nella lega achea tutti i cittadini dei comuni aderenti possedevano, oltre la cittadinanza municipale, la cittadinanza federale. Ogni comune era autonomo, ma la politica estera era guidata dagli organi federali: la sincleto (σύγκλητος), la sinodo (σύνοδος), le archeresie (ἀρχαιρεσίαι) nelle quali tutti i maschi oltre i 30 anni eleggevano il magistrato supremo (stratego) che durava in carica un anno, assistito da dieci demiurghi.