Ai Weiwei. - Artista cinese (n. Pechino 1957). Figlio del poeta Ai Qing, nel 1978 ha fondato il gruppo di avanguardia Stars. Nel 1982 si è trasferito a New York, dove ha frequentato la Parsons school of design e acquisito notorietà come artista concettuale. Tornato in Cina nel 1993, vi ha introdotto le esperienze artistiche newyorchesi; ha pubblicato tre opere riguardanti la nuova generazione di artisti cinesi: Black cover book (1994), White cover book (1995) e Grey cover book (1997). Nel 2000 ha fondato lo studio di architettura FAKE Design e nel 2003, insieme a Herzog & de Meuron, è stato consulente artistico della progettazione dello stadio nazionale olimpico di Pechino. Dopo aver espresso sul suo blog frequenti critiche contro il governo cinese, nell'aprile 2011 è stato arrestato per evasione fiscale e, rilasciato su cauzione nel giugno successivo, costretto agli arresti domiciliari. Nei mesi successivi, attraverso Twitter, è tornato a criticare il regime cinese, denunciando le torture inflitte a un suo collaboratore e sollecitando l'impegno a favore di alcuni dissidenti e attivisti per i diritti umani ancora incarcerati. A luglio 2012 è stato respinto in appello il ricorso dell'artista contro l'accusa di evasione fiscale, per il quale gli era stata comminata una multa di due milioni di euro. Tra le principali mostre delle sue opere occorre citare Interlacing (Parigi, Jeu de Paume) e la personale According to what? (Washington, Hirshhorn Museum), entrambe del 2012, e l'esposizione Evidence, ospitata nel 2014 presso la Martin-Gropius-Bau di Berlino. Del 2012 sono anche il film-documentario di A. Klayman Ai Weiwei: never sorry e il testo Weiweisms (trad. it. 2013), raccolta di aforismi sull'arte e la politica, mentre è del 2015 la mostra Il giardino incantato allestita presso Palazzo Te di Mantova, in cui l'artista dialoga con il Rinascimento italiano in 46 opere inedite. Nel 2015, dopo quattro anni di conflitti con il potere centrale, l'artista ha inaugurato a Pechino la mostra Ai Weiwei, in cui ha ricostruito la sala di rappresentanza di un'abitazione d'élite della dinastia Ming (1368-1644); nello stesso anno una sua personale è stata allestita presso la Royal Academy of Arts di Londra, mentre è del 2016 la mostra a Palazzo Strozzi di Firenze, e del 2017 Odyssey, wallpaper su pavimento esposto allo ZAC - Zisa Zona Arti Contemporanee di Palermo. Nello stesso anno l'artista ha diretto il lungometraggio sulla crisi migratoria Human flow, presentato in concorso alla 74a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. Autore del testo autobiografico 1000 years of joys and sorrows (2021), nel 2022 l'artista ha debuttato nella regia lirica con la Turandot, rappresentata al Teatro dell'Opera di Roma; è dello stesso anno l'esposizione presso il Museo Nazionale Romano alle Terme di Diocleziano di La Commedia Umana, lampadario di oltre 6 metri di larghezza per 9 di altezza composto da 2000 elementi di vetro soffiato. L'artista è autore dell'intenso testo autobiografico 1000 years of joys and sorrows (2021; trad. it. 2023).