Fenomeno processuale che si verifica nel caso in cui l'allegazione di un fatto compiuta da una delle parti non sia esplicitamente o implicitamente negata o contestata dalla controparte, alla quale nuoce, o sia addirittura riconosciuta espressamente come vera.
L’ammissione può provenire direttamente dalla parte, dal suo rappresentante processuale o dal suo difensore e si concretizza o in dichiarazioni di veridicità di fatti per sé sfavorevoli (ammissione esplicita) o in un comportamento processuale da cui emerge la pacificità dei fatti allegati dalla controparte (ammissione implicita). A differenza della confessione, l’ammissione non fornisce la prova dei fatti su cui verte, ma – rendendoli pacifici – li esclude dall’onere di provarli per la parte che li ha allegati in giudizio, nei processi riguardanti diritti disponibili.
In diritto canonico, accesso, consentito solo ad alcuni tra i fedeli, al sacramento dell’ordine per divina istituzione, mediante il carattere indelebile con il quale vengono segnati e costituiti in qualità di ministri sacri. Partendo dal livello di accesso, gli ordini gerarchici sono il diaconato, il presbiterato e l’episcopato e vengono conferiti mediante l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria prescritta dai libri liturgici per i singoli gradi.
Introduzione del fluido motore in una macchina e fase del ciclo di funzionamento delle motrici a vapore alternative, nella quale gli organi di distribuzione mettono in comunicazione il cilindro con la condotta del vapore.
Valvola d’ammissione Valvola che apre la luce attraverso la quale il fluido motore penetra nel motore durante la fase d’ammissione.
Confessione. Diritto processuale civile
Prova. Diritto processuale civile