Gioco enigmistico che consiste nella permutazione delle lettere componenti una parola o una frase in modo da ottenere altre parole o frasi di significato diverso. L'origine dell'a. è antichissima: se ne attribuisce la paternità a Licofrone il tragico. La Bibbia ne offre molti esempî. Fu molto in voga in Francia nei sec. 15° e 16°. In Italia letterati e artisti di ogni tempo assunsero spesso come pseudonimo l'a. del loro nome (per es.: Salustri, Trilussa; Luigi Federzoni, Giulio de' Frenzi, ecc.). Gli a. si dividono in varie specie: a. semplice, quando due o più parole sono composte dalle stesse lettere diversamente combinate (Germano, Marengo, Romagne); a. a frasi, quando, anagrammando una parola, si ottiene una o più frasi (bibliotecario, beato coi libri; calendario, l'ora di cena, l'arca di Noè); infine, frase anagrammata, quando da una frase si ricavano una o più frasi (mangiare del riso, il magro desinare, si dorme in galera).
L'a. diviso, che consiste nel ricavare dalle lettere d'una parola due o più parole indipendenti, di significato affine o contrastante (ordinamento = donne + marito; veliero = vil + eroe); la parola decrescente anagrammata, che consiste nel togliere una lettera dalla parola anagrammando le rimanenti, togliere dalla nuova combinazione un'altra lettera anagrammando le rimanenti, e così via (crostacei, costiera, ostrica, storia, astro, rosa, ro, o), e il gioco inverso, cioè la parola crescente anagrammata; il metanagramma che consiste nell'anagrammare una parola cambiando successivamente le cinque vocali secondo la loro successione alfabetica (rinAscita, sincErità, crIstiani, trascinìO, rUsticani); lo scarto anagrammato, quando una delle parole, oltre ad avere una lettera in più o in meno dell'altra, ne è anche, per le restanti lettere, l'anagramma (Bersaglio, girasole). L'enigmistica moderna si attiene unicamente alle due forme tipiche: l'a. semplice e la frase anagrammata.