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Antichi e moderni

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Tema di una famosa disputa, accesasi nella Francia di fine Seicento (Querelle des anciens et des modernes). Anticipata dal punto di vista letterario da A. Tassoni, che nel 1620, nel 10° libro dei suoi Pensieri diversi, discusse il problema risolvendolo in senso favorevole ai moderni, la polemica propriamente detta si ebbe alla fine del sec. 17° con la riscossa dei classicisti. Cominciata con La comparaison de la langue et de la poésie françoises avec la grècque et la latine et des poètes grecs, latins et françois (1670) di J. Desmarets de Saint-Sorlin, seguito da C. Perrault con il suo Parallèle (1688-97), essa vide in campo, dalla parte degli antichi, N. Boileau, J. Racine, J. de La Bruyère, J. de La Fontaine; dalla parte dei moderni, la maggioranza dell’Accademia, con B. de Fontenelle, i gesuiti, il Journal des savants, il Mercure galant. La polemica assunse venature nazionalistiche, rivendicando i sostenitori dei moderni una ‘letteratura francese’, con caratteri distintivi di chiarezza e razionalità, contro una letteratura d’imitazione classica e in particolare contro quella italiana. Conseguentemente, all’inizio del Settecento la Querelle si trasformò in una diversa polemica (detta Bouhours-Orsi, dal nome dei due primi contendenti), sulla superiorità della lingua, della letteratura e in genere della civiltà dell’uno o dell’altro paese. In Italia vi presero parte, nel corso di tutto il Settecento, i fautori della tradizione (G. V. Gravina, D. Lazzarini, C. Gozzi) e quelli delle novità (N. Capasso, A. Buonafede, F. Galiani, G. Baretti, G. Meli, A. Verri, S. Bettinelli).

Vedi anche
Jean Desmarets de Saint-Sorlin Desmarets de Saint-Sorlin ‹... d sẽsorlẽ´›, Jean. - Scrittore francese (Parigi 1595 - ivi 1676). Per la protezione di Richelieu, ricoprì cariche importanti, e fece parte dell'Académie Française fin dalla sua prima costituzione (1634). Molto dotto, anche in greco e latino, coltivava con gusto la musica, ... Charles Perrault Perrault ‹peró›, Charles. - Scrittore francese (Parigi 1628 - ivi 1703), fratello di Claude, Nicolas e Pierre. Ebbe un'importante posizione ufficiale, come «commis de la surintendance des bâtiments» (1664), per la quale agì da intermediario fra Colbert e gli artisti della corte di Luigi XIV. Accademico ... Bernard Le Bovier de Fontenelle Fontenelle ‹fõtnèl›, Bernard Le Bovier de. - Scrittore francese (Rouen 1657 - Parigi 1757). Nipote dei due Corneille, per la protezione e sotto la guida di Thomas lasciò la città natale, dove esercitava l'avvocatura, per dedicarsi a Parigi al teatro e alla poesia (di Pierre Corneille scriverà più tardi, ... Jean de La Fontaine La Fontaine ‹la fõtèen›, Jean de. - Poeta e favolista francese (Château-Thierry, Champagne, 1621 - Parigi 1695). È ricordato soprattutto per le Favole (1668-94); ispirate di frequente da quelle di Esopo e di Fedro e caratterizzate da uno stile preciso e nitido, esse - spesso chiuse da un'esplicita morale ...
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Vocabolario
tèmpo
tempo tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
antico¹
antico1 antico1 (ant. antìquo) agg. e s. m. [lat. antīquus, der. di ante «prima, avanti»] (pl. m. -chi). – 1. a. Di età passata da gran tempo; che risale a molti anni o a molti secoli fa: i tempi a., un a. palazzo; un proverbio a., un’a....
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