Imperatore romano (Lanuvio 86 - Roma 161), regnò dal 138 al 161. Dimostrò rispetto verso il senato, restituendo ad esso importanti competenze, alleviò il sistema fiscale e diede vita a istituzioni benefiche. Tollerante verso i vari culti religiosi, assicurò sufficiente sicurezza ai confini.
Nacque presso Lanuvio nell'86 dal console Aurelio Fulvio e da Arria Fadilla. Fu console (120), proconsole d'Asia, fece parte del consilium principis. Fu adottato da Adriano e alla sua morte gli successe (138). Per la devozione verso il padre adottivo ebbe il cognome Pius. Col senato stabilì buoni rapporti, restituendo ad esso, tra l'altro, la competenza giudiziaria sulla penisola italica con l'abolizione dei quattro consulares. Regnò con saggezza e rettitudine, animato da paterna sollecitudine per il benessere di tutti. Alleviò il sistema fiscale, fu largo di donativi, fondò istituzioni benefiche, una delle quali a favore di fanciulle orfane. Rispettoso della religione ufficiale, non fu però troppo intransigente verso cristiani ed ebrei. Alla moglie Faustina eresse un tempio sulla Via sacra. Sotto il suo regno facilmente furono fronteggiate irruzioni di Mauri in Africa e di Briganti in Britannia: qui fu stabilito il famoso "vallo di A.". Provvide alla successione adottando Marco Annio Vero, il futuro Marco Aurelio, e Lucio Elio Aurelio Commodo, il futuro Lucio Vero. Fu sepolto nel mausoleo di Adriano. In sua memoria M. Aurelio e L. Vero eressero in Campo Marzio (nel luogo dell'od. piazza di Montecitorio) una colonna monolitica di granito rosso alta m 14,75, sormontata dalla sua statua e con basamento marmoreo decorato di rilievi; mentre la colonna, rimasta danneggiata durante il suo dissotterramento nel 1704-05, andò in seguito perduta, il basamento fu collocato nel 1789 nel cortile della Pigna in Vaticano.