Arcipelago della Melanesia (53.000 km2), nel Pacifico occidentale, compreso, dal 1975, nello Stato di Papua Nuova Guinea. Le isole maggiori sono Nuova Britannia, Nuova Irlanda e Manus. Forma un semicerchio aperto a O, che si completa a N con le Isole dell’Ammiragliato. Le isole, formate in buona parte di rocce vulcaniche terziarie, coperte di banchi corallini, con alcuni vulcani attivi, sono poco abitate. Il clima è equatoriale umido e su gran parte del territorio si estende la foresta pluviale. Si coltivano palma da cocco, caucciù, cacao e caffè. Praticata la pesca. Centro principale Rabaul (circa 3.800 ab.), sulla costa N della Nuova Britannia.
La popolazione indigena appartiene prevalentemente alla grande famiglia etno-linguistica melanesiana, ma specie nelle zone montuose interne delle isole maggiori si incontrano anche gruppi parlanti lingue non melanesiane, che sono probabilmente da mettere in relazione con i Papua della Nuova Guinea. Notevole la produzione artistica: maschere di legno e di vimini decorate e dipinte, o modellate con mastice su crani umani, sculture lignee raffiguranti antenati, animali totemici e motivi mitologici, statuette di creta dipinte.
L’esplorazione dell’arcipelago fu iniziata da W. Dampier nel 1700 lungo le coste occidentali della Nuova Britannia. La Germania vi proclamò la sua sovranità nel 1884. Con la Prima guerra mondiale le isole passarono all’Australia, sotto il cui mandato sono rimaste (salvo il periodo dell’occupazione giapponese dal 1943 al 1945) fino al 1975, quando sono state incluse nello Stato di Papua Nuova Guinea.