(ingl. H. Bay) Vasto mare interno dell’America Settentrionale, compreso fra 52°-62°50′ lat. N e 76°-95° long. O (il Bacino di Foxe, fra la Terra di Baffin e la Penisola Melville, le dà un’estensione fino a 70° lat. N). Ha un’estensione di 950 km da E a O e di 2090 km da N a S. Originatasi in seguito alla sommersione del margine continentale che forma gran parte del Canada settentrionale, ha coste basse e acque poco profonde, salvo qualche tratto della costa orientale, più alto (orlo del tavolato del Labrador). La profondità media è di 140 m. La parte meridionale (Baia di James) accoglie numerose isole (Akimiski, Bear, Charlton), mentre il corpo maggiore ne ha solo sul lato orientale (Belcher, Ottawa ecc.). Sono tributari della baia molti fiumi canadesi: verso S quelli di maggiore importanza (Churchill, Nelson, Hayes). Il clima è rigido. Il mare è ghiacciato in genere fra la fine di settembre e la metà di giugno; un altro ostacolo alla navigazione è costituito dalla prossimità del polo magnetico, che rende praticamente inutili le bussole. Churchill, allo sbocco del fiume omonimo, è l’unico buon porto.
La baia è posta in comunicazione con l’Oceano Atlantico dallo Stretto di Hudson, situato tra la terra di Baffin a N e la penisola Ungava a S, largo in media 150 km e lungo 750 km.
Sembra che i fratelli Caboto nel 1498 abbiano scoperto lo Stretto di H., che fu poi raggiunto da M. Frobisher fra il 1576 e il 1578; H. Hudson per primo lo percorse in tutta la lunghezza ed esplorò la baia. Nel maggio 1670 Carlo II di Inghilterra costituì la Hudson’s Bay Company, concedendole il monopolio di commercio per le terre incluse tra i fiumi che sfociano nella baia. La compagnia, che nel 1869 cedette alla Corona britannica ogni suo diritto, trasferito in seguito al Dominion of Canada, esplica ancora una complessa attività commerciale e si dedica anche allo sfruttamento di risorse minerarie (nichel, petrolio, gas naturali).