Arma ad arco per lanciare frecce. Originaria probabilmente dell’Asia sud-orientale, pare fosse nota agli antichi Assiri e Babilonesi, Greci ed Egizi; certo la conoscevano i Romani del Basso Impero. Nel Medioevo la b. raggiunse la sua massima popolarità. Le b. si costruirono in varie grandezze a seconda se usate da un uomo solo a piedi o a cavallo ( b. manesche) o, più grandi, per la difesa delle mura ovvero portate in campo montate su banchi ( b. da posta, balestroni).
Era costituita da un arco di legno (a di fig. 1) montato in una sede (sella) trasversale a un fusto o teniere al quale era assicurato da legature o briglie (b) e da un meccanismo che, tramite la noce (c), tratteneva la corda tesa (d) e ne permetteva lo scatto (fig. 1, B e C), azionando una leva (e), detta manetta (o manizza o chiave). La munizione era generalmente costituita da tozze frecce dette anche bolzoni, berrettoni o quadrelli. Il fusto (f), scanalato per dar guida alle frecce, aveva nella parte anteriore una staffa (g) ove il balestriere infilava il piede nel caricamento.
Oggi esistono b. per uso sportivo, con arco di acciaio o fibre di vetro e vari dispositivi (sicura, cannocchiale ecc.) per renderle più pratiche e precise.
Molla a flessione (a di fig. 2), detta anche molla a b., impiegata nelle sospensioni dei veicoli stradali e ferroviari; è costituita da una o più lamine rettangolari (foglie), disposte a pacchetto, strette da staffe generalmente al centro e in altre due zone. La foglia maestra (b) e, talvolta, quella adiacente sono ripiegate alle estremità per formare due occhi ai quali vengono applicati i biscottini o pendini (c) che trasmettono il carico al telaio (d). Talvolta una estremità della b. è articolata direttamente sul telaio. Nella zona centrale la b. è collegata all’assale (e). Nelle automobili, talvolta, la b. è fissata nella zona centrale al telaio e lateralmente agli elementi oscillanti. Nella forma classica la b. ha le foglie di uguale spessore e lunghezza decrescente verso la zona convessa; lo smorzamento è notevole, incrementato com’è dal forte attrito tra le foglie.