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Tecnica

Strumento utilizzato per aprire o chiudere una serratura. Esistono molti tipi di c., anche se la più comune è quella a corpo piatto con scanalature e intagli che si introduce in una fessura praticata in un blocchetto girevole fissato alla toppa della serratura ( c. Yale).

Robusto cilindro con foro quadro che serve a tirare o allentare le corde di strumenti musicali, come l’arpa o il pianoforte. Negli strumenti a fiato le c. sono valvolette che, governate dalle dita, aprono e chiudono i fori corrispondenti ai vari suoni.

fig. 1, da 1 a 15

Nome di vari utensili atti a serrare dadi, viti, bulloni, raccordi e tubi. Hanno varia forma e si distinguono in c. fisse (fig. 1, da 1 a 15) e c. registrabili (da 16 a 26). Quando il momento di serraggio non deve superare un certo valore, vengono usate c. dinamometriche, munite di dispositivo atto a misurare (c. dinamometrica a indicazione continua) o a limitare a un valore prefissato (c. dinamometrica a scatto) il momento torcente applicato al dado stesso. C. di volta Nelle costruzioni civili, elemento centrale, più alto di una volta, di un arco, detto anche serraglia; quando non esiste un elemento costruttivo distinto (come nelle volte e negli archi in calcestruzzo) è detto c. il punto di sommità al quale si riferiscono importanti caratteristiche costruttive e statiche (spessore in c., altezza in c., carico in c. ecc.).

Biologia

C. analitica Aggruppamento, di solito artificiale, dei caratteri più appariscenti degli organismi, destinato a rendere facile, per successive esclusioni, la determinazione di dato gruppo tassonomico. Un tipo di c. analitica, utilizzata in botanica e zoologia, è la c. dicotomica escogitata da J.-B. de Lamarck.

Informatica

Parola c. (o semplicemente c.) I campi di un record ai quali si attribuisce un’importanza o un significato particolare. Nel campo delle basi di dati (➔ banca dati), la c. è costituita dall’insieme dei campi di una relazione (di una banca dati relazionale) che all’interno della relazione identifica univocamente la tupla, cioè l’entità base che deve essere memorizzata nella banca dati; tali c. permettono di accedere a ciascun dato della base di dati e di correlare dati in relazioni diverse (per es., con chiavi esterne: insiemi di campi di una relazione che puntano la c. di un’altra relazione).

C. di accesso, c. di protezione Stringa, tipicamente alfanumerica, che garantisce l’acquisizione da parte dell’utente di particolari diritti nell’uso di un sistema hardware e/o software.

In crittografia, la c. è un parametro dell’algoritmo di crittografia ed è su questa che poggia la sicurezza dell’algoritmo stesso.

Musica

fig. 2

Segno convenzionale posto all’inizio del rigo musicale per determinare il nome delle note. Ve ne sono tre generi, ognuno dei quali comprende più specie, a seconda della collocazione nel rigo: di do (soprano, mezzosoprano, contralto e tenore), di fa (basso e baritono) e di sol (di violino). L’insieme dei 3 segni e delle loro posizioni forma un complesso di 7 c., detto setticlavio (fig. 2).

Si chiamano alterazioni o accidenti in c. i diesis o bemolli che vengono segnati sul pentagramma subito dopo la c. per determinare la tonalità di un brano musicale e che valgono per tutta la durata di esso.

Religione

Potere delle c. Espressione, derivata dalle parole di Gesù a Pietro (Matteo 16, 19: «io ti darò le c. del regno dei cieli e ciò che avrai legato sulla terra sarà legato nei cieli»), che indica il potere di rimettere i peccati, e pertanto di giurisdizione, spettante alla Chiesa e in primo luogo, secondo la dottrina cattolica, a s. Pietro e ai suoi successori.

Vedi anche
setticlavio Nel sistema occidentale moderno della notazione musicale, il complesso delle posizioni occupate sul pentagramma dai tre segni di chiave (➔), di sol o di violino, di fa e di do, per fissare la linea di partenza nella collocazione delle note. oboe Strumento musicale a fiato, ad ancia doppia, con tubo di legno leggermente conico e svasato all’estremità inferiore, lungo il quale si aprono i fori e sono collocate le chiavi. L’origine dello strumento si fa risalire all’antichità, all’aulòs dei Greci e alle tibie dei Romani. Nel Medioevo dovevano appartenere ... lauda Componimento poetico di argomento religioso e di carattere popolare, proprio della letteratura italiana medievale. Nacque probabilmente fra l’Umbria e la Toscana (Iacopone, Guittone), si diffuse largamente in relazione al movimento dei disciplinati o flagellanti (1260) e fiorì sino alla fine del 15° ... Banca dati (o base di dati; ingl. database) Informatica Insieme organizzato di dati gestito da un DBMS. Sue caratteristiche sono la grandezza, la condivisibilità e la persistenza: una banca dati è grande perché in generale ha una dimensione tale da richiedere l’utilizzo della memoria secondaria per la sua gestione, ...
Indice
  • 1 Tecnica
  • 2 Biologia
  • 3 Informatica
  • 4 Musica
  • 5 Religione
Categorie
  • TEMI GENERALI in Religioni
  • PROGRAMMAZIONE E PROGRAMMI in Informatica
  • TEMI GENERALI in Informatica
Tag
  • CRITTOGRAFIA
  • BASI DI DATI
  • PENTAGRAMMA
  • INFORMATICA
  • PIANOFORTE
Altri risultati per chiave
  • CHIAVE
    Enciclopedia Italiana (1931)
    Strumento di ferro o di acciaio, e talora di metallo più nobile, il quale introdotto nella toppa, serve a muovere la stanghetta, tanto per chiudere, quanto per aprire. Non c'è museo che non possegga esemplari di chiavi antiche; Roma e Pompei ne sono ricchissime; interessante per la sua fitta dentatura ...
Vocabolario
chiave
chiave s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità la mappa con gli scontri (nei tipi...
frase-chiave
frase-chiave (frase chiave), loc. s.le f. Frase che racchiude il senso fondamentale di un discorso, di un testo, di una vicenda o del pensiero di qualcuno. ◆ Il senatore Francesco Cossiga si è fatto proiettare privatamente e in anteprima...
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