Nome attribuito ad alcune specie del genere Equus, unico rappresentante della famiglia degli Equidi. I c. sono Ungulati Perissodattili. Le due sottospecie di c. selvatici, il tarpan (Equus przewalskii gmelini) della Russia meridionale e della Polonia orientale, ritenuto estinto dalla metà del 19° sec. ma tuttora esistente in un centinaio di esemplari nella Foresta di Białowieża, e il c. di Pržewalskij (Equus przewalskii przewalskii; fig. 1) delle pianure fra la Siberia e la Cina occidentale, scoperto nel 1879, sono da considerarsi come capostipiti del c. domestico (Equus caballus) con le varie razze. Caratteristiche dei c. sono la statura grande, le forme robuste del corpo, il collo lungo e muscoloso, gli arti alti terminanti con un solo dito (il III), con falangetta che poggia in un cuscino elastico adiposo entro lo zoccolo duro, la falangina e falange costituenti le ossa della cosiddetta pastoia. Dal punto di vista della morfologia esterna, il corpo del c. è suddiviso in regioni (fig. 2). La dentatura è completa, con formula dentaria 3/3 1/1 3/3 3/3; in tutto presenta 40 denti in quella definitiva, con canini rudimentali, assenti nelle femmine e separati da un ampio diastema (barra) dai premolari. Il primo premolare, presente soltanto nella mascella, è piccolo e caduco; gli altri premolari e molari sono alti (ipsodonti), con pieghe dello smalto (lofo-selenodonti).
Il c. fu probabilmente addomesticato dagli Indoeuropei delle pianure a E del Caspio circa 20 sec. a.C.
Le razze equine (fig. 3, A-N) si possono classificare in tre tipi principali: dolicomorfe, a corpo lungo e stretto; mesomorfe, a corpo di proporzioni medie; brachimorfe, a corpo largo e corto. Ai tre tipi morfologici corrispondono attitudini diverse: le razze dolicomorfe sono da corsa, le mesomorfe da sella e da tiro leggero, le brachimorfe da tiro pesante. Fra le razze dolicomorfe notevoli: il puro sangue inglese, formato con immissioni di sangue orientale (stalloni e fattrici arabi); il trottatore americano; il trottatore Orloff, russo; il trottatore francese, selezionato in Normandia; il trottatore italiano, derivato dall’americano. Al tipo dolicomorfo appartiene anche la razza africana o orientale africana, rappresentata dal c. berbero. Le razze mesomorfe hanno come rappresentante il c. orientale asiatico o ariano, originario dell’altopiano asiatico centrale. In Ungheria esistono numerose razze di questo tipo, ad es. la Gidran. Spagnola è la Cartujana. Dei tipi brachimorfi si hanno parecchie razze inglesi, belghe e francesi. I ponies, di piccola statura, rappresentano il prodotto di regioni povere e montane: fra i più conosciuti sono il pony cinese e quello indiano. Le razze italiane tipiche sono essenzialmente due: la lipizzana, creata nel 1580 da Carlo d’Austria a Lipizza; e la razza di Persano, creata nel 1742 da Carlo III di Borbone. Ambedue le razze sono di tipo mesomorfo, con attitudini da tiro leggero (lipizzana) e da sella (Persano).
La carne equina ha elevato valore nutritivo; infatti contiene circa 21 g di proteine per 100 g, percentuale lievemente superiore a quella delle carni magre di maiale, vitello e manzo e leggermente inferiore a quella delle carni di tacchino. Al pari delle carni di vitello e di bue, la carne di c. ha un basso contenuto in grassi (poco più dell’1%).
Moneta di rame emessa nel 1472 da Ferdinando I d’Aragona, re di Napoli e di Sicilia. Porta sul verso il busto del sovrano con la corona radiata, sul recto un c. passante con il motto Equitas rex regni, gioco di parole tra equus «cavallo» e aequitas «equità».
Attrezzo ginnico di appoggio, di forma vagamente somigliante a un c., usato per compiere oscillazioni (fig. 4). Gli esercizi al c., classici dell’attrezzistica, si distinguono nel c. con maniglie e nel volteggio; nel primo caso l’esercizio non può avere soluzione di continuità ed è di esclusivo equilibrio dinamico; il volteggio è invece un salto, con appoggio-spinta manuale sull’attrezzo dopo la prima fase di volo, a cui segue un secondo volo e quindi l’arrivo al suolo o atterraggio.