Strumento a fiato in uso almeno dal 15° sec., appartenente al tipo oboe, nella cui famiglia rappresenta il basso. Aveva tubo assai lungo e, come il moderno fagotto, era provvisto di imboccatura a serpetta, con ancia doppia. Cedette il campo all’apparire del fagotto.
Nell’organo, uno dei registri di timbro simile a quello del trombone. Per il bombardino e il bombardone ➔ flicorno.
In origine, nome generico delle prime armi da fuoco non portatili, sorrette da un’armatura speciale chiamata letto, culla, affusto ecc. Nell’uso moderno, tipo di artiglieria per tiro curvo, ad anima liscia, di cui sono dotate le fanterie per la distruzione di opere accessorie.
Le prime b. furono ad avancarica, con canne di ferro o di bronzo, e lanciavano saettoni di ferro, presto sostituiti da palle di piombo, di stagno o di pietra. Esse erano tutte d’un pezzo; in seguito si fecero di due pezzi: uno anteriore chiamato tromba e uno posteriore chiamato cannone o coda o mascolo. Quando la tromba era molto corta e di grande diametro l’arma prendeva il nome di b.-mortaio. Le b.-mortaio erano ad avancarica, quelle a tromba lunga a retrocarica. Le b. moderne devono rispondere essenzialmente ai seguenti requisiti: costruzione rapida e di poco costo; maneggio e impiego semplice; agevole trasporto in prima linea; affusti semplici, facilmente scomponibili.