(pol. Wrocław, ted. Breslau) Città della Polonia (633.950 ab. nel 2007); capoluogo del Voivodato della Bassa Slesia. È situata a 120 m s.l.m., bagnata dall’Oder, su una piccola isola che ospitò il primitivo nucleo dell’abitato ivi sviluppatosi data la più facile traversabilità del fiume. È attivo centro commerciale e porto fluviale (carbone, legna, cereali ecc.) e sede di importanti fiere campionarie. Le principali attività industriali riguardano i settori meccanico (macchinari, materiale ferroviario, strumenti di precisione) ed elettromeccanico, alimentare (molitura, conservificio, birrificio), tessile, del legno, dei materiali da costruzione.
Fondata da Vratislao I, duca di Boemia (894-921) con il nome di Wrotizla, sede vescovile verso il 1000, passò poi alla Polonia; nel 1261 ricevette la prima carta comunale, entrando quindi nella Lega anseatica. Dalla suddivisione dell’eredità dei duchi polacchi della Slesia, cui B. dovette la sua progressiva germanizzazione, sorse nel 1311 il ducato di B. che fu incorporato nel Regno di Boemia nel 1335. Nel 15° sec. partecipò attivamente alla lotta contro i Cechi hussiti e contro Giorgio Poděbrad re di Boemia; fu la roccaforte della politica papale, alleandosi anche con Mattia Corvino, che la ebbe in signoria fino alla sua morte (1490). La Riforma vi penetrò nel 1524, ma dopo la pace di Vestfalia (1648) la Controriforma la riacquistò al cattolicesimo. Occupata da Federico II nel 1741, passò dagli Asburgo alla Prussia con la pace di B. dell’11 giugno 1742; nel 1748 le fu tolta l’antica autonomia, che riacquistò nel 1809, dopo la breve occupazione francese (1807-08); nel 1813 fu il centro della rivolta prussiana contro Napoleone I. Tedesca fino al 1945, la città, gravemente danneggiata dai combattimenti per la sua liberazione, fu quindi incorporata dalla Polonia.
La città è stata designata Capitale europea della cultura per il 2016 insieme a San Sebastián (Spagna).