Regione storica del Veneto, che comprende l’alto bacino del Piave a monte di Termine; gli si attribuiscono spesso anche territori contigui (come l’Oltrechiusa, tra la stretta di Venas e l’Ampezzo, cioè la valle del Boite, il Comelico, l’Oltrepiave, la valle d’Auronzo, ossia la valle dell’Ansiei, di Zoldo, l’Oltremonti). Abbraccia una notevole parte delle Alpi Zoldane, Ampezzane, di Sesto e un lembo delle Carniche, in prevalenza dolomitiche, con cime assai note (Antelao, 3263 m, la massima altezza del Cadore, Pelmo, Marmarole, Sorapis ecc.). Il clima è montano, con inverno freddo e secco ed estate fresca; le piogge sono abbondanti, specie in primavera e autunno.
I terreni coltivati (più simili a orti che a campi) sono limitati, mentre si hanno vaste estensioni coperte da prati. I centri sono situati sui ripiani o sul fondo delle valli. Più in alto si trovano pascoli con dimore temporanee, frequentati nei mesi estivi. Grande importanza economica hanno i boschi (numerose segherie). Rinomata la fabbricazione di occhiali. Notevoli profitti dà l’industria turistica, agevolata dalla linea ferroviaria Belluno-Calalzo di C. e da una fitta rete di servizi automobilistici (specie nei mesi estivi). Importanti gli impianti idroelettrici, per i quali sono stati creati laghi artificiali (Auronzo, Pieve di C.). Capoluogo storico ed economico è Pieve. Caratteristiche le abitazioni, sia di legname sia di muratura (a più piani, per più famiglie), con il tetto coperto
Abitato prima dagli Euganei, poi dagli Insubri Catubrini, il C. divenne romano verso il 15 a.C. Contea sotto la dominazione franca (dopo il 774), nel 1027 andò al patriarcato di Aquileia col quale nel 1420 passò a Venezia. Sostenne fedelmente la Repubblica durante la guerra della lega di Cambrai e ne fece parte fino all’invasione francese del 1797. Nel 1806 fu incorporato nel Regno Italico nel quale, insieme al Bellunese e al Feltrino, costituì il dipartimento del Piave. Col trattato di Vienna (1815) passò all’Austria. Dall’aprile al giugno 1848 si combatterono a C. alcune tra le più significative battaglie del Risorgimento italiano. Entrato a far parte del Regno d’Italia nel 1866, nella Prima guerra mondiale fu zona d’operazioni della IV armata, fino alla ritirata del 1917 al Piave. Dall’armistizio del 1943 al maggio 1945 fu sottoposto a regime commissariale tedesco.