• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Calabria

di Claudio Cerreti - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

Calabria

Claudio Cerreti

Profondo Sud

Forse più di altre regioni meridionali italiane, la Calabria trasmette un'immagine di sviluppo non omogeneo. Terra marginale, di emigrazione, di risorse povere, di montagne che arrivano al mare e rendono tutto più difficile; eppure viva, bellissima, complessa, affascinante, ricca di storia. Ma è stata spesso lasciata in disparte: più che un rimpianto, la Calabria costituisce un rimorso per il resto d'Italia

Una penisola di monti

La Calabria costituisce una delle due estremità meridionali della penisola italiana e, a sua volta, è una penisola allungata fra il Mar Tirreno e lo Ionio, con coste abbastanza movimentate da golfi e rientranze e generalmente rocciose e alte sul versante tirrenico, basse e sabbiose su quello ionico. Nell'interno, si stende l'estremità meridionale degli Appennini. A nord, il massiccio del Pollino (2.267 m), calcareo, è ancora parte dell'Appennino Lucano. Più a sud l'Appennino Calabro, composto da rocce cristalline, può essere distinto in tre sezioni principali: l'altopiano della Sila (M. Botte Donato, 1.928 m), Le Serre (M. Crocco, 1.276 m) e infine l'Aspromonte (Montalto, 1.955 m).

Lungo il versante tirrenico formazioni montuose arrivano spesso in prossimità della costa, come nel caso della Catena Costiera (M. Cocuzzo, 1.541 m) nell'immediato entroterra di Paola. Da questi monti, non elevati ma dalle forme spesso aspre, scendono molti corsi d'acqua che sono, però, generalmente brevi e a regime stagionale. I più lunghi sono quelli del versante ionico ‒ dove è maggiore la distanza tra montagne e mare ‒ che hanno formato delle piane abbastanza ampie; il Crati e il Neto sono i principali.

Il clima della regione è decisamente mediterraneo e nell'interno presenta le normali variazioni dovute all'altitudine, come la forte differenza di temperature fra estate e inverno. Malgrado l'intenso diboscamento che è stato praticato per secoli, la Calabria è coperta di boschi su circa un terzo della sua superficie. I più ricchi sono sul Pollino (l'unica area italiana in cui si trovano comunità di pino loricato), sulla Sila e sull'Aspromonte, che infatti sono aree protette da parchi naturali.

Coste popolate, montagne abbandonate

Il carattere dominante della Calabria è certamente nei rilievi montuosi e collinari: le pianure non arrivano al 10% dell'intera sua superficie. La montuosità rende problematici gli spostamenti e ancora oggi le comunicazioni ‒ comprese quelle autostradali e ferroviarie ‒ sono poco agevoli. Inoltre, è logico che ne risentano sia l'agricoltura sia la popolazione, che infatti tendono a spingersi sulle coste. Non mancano, nell'entroterra collinare e lungo le valli fluviali, centri abitati importanti: per esempio Castrovillari alle falde del Pollino, Cosenza nella valle del Busento, San Giovanni in Fiore sulla Sila. Ma la maggior parte della popolazione vive nella fascia costiera, dove si trovano tutti gli altri capoluoghi di provincia e le più popolose città non capoluogo, come Lamezia Terme.

Le relazioni fra paesi e città sono perciò limitate, perché si svolgono solo lungo una linea, rappresentata dalla costa, che tra l'altro è ormai congestionata dal traffico. Tipico della Calabria è stato poi il fenomeno della grande crescita delle 'marine': i centri abitati antichi si trovavano nell'interno, più o meno distanti dal mare, ma possedevano un porticciolo; spesso, intorno a questi approdi, sorgeva qualche casa: così sono sorte Marina di Fuscaldo o Marina di Gioiosa Jonica e tante altre.

Con l'arrivo della ferrovia lungo tutta la costa, nelle frazioni costiere (le marine) furono aperte le stazioni e, attorno a esse, presero a crescere impetuosamente le abitazioni, diventando spesso centri più popolosi dei rispettivi capoluoghi comunali e continuando poi a crescere per effetto del turismo balneare.

Le risorse della Calabria

Lungo le coste, nelle piane e sui versanti collinari sono situati anche i terreni migliori per l'agricoltura, che continua a essere importante nell'economia della Calabria. Un tempo si coltivava soprattutto grano, e poi olivi, viti e agrumi (famoso il bergamotto); oggi stanno diventando importanti anche gli ortaggi, la frutta (fichi, fragole) e i fiori coltivati in serra. L'industria, invece, è pochissimo sviluppata e quasi tutta è di iniziativa pubblica, a parte l'edilizia.

Quasi tre quarti degli occupati lavora nel terziario. Ma la disoccupazione è molto alta, il reddito medio è il più basso d'Italia e l'emigrazione costituisce una necessità. Già nell'Ottocento i Calabresi dovettero emigrare in massa, in altre regioni italiane, in America e altrove. Ma non hanno mai potuto smettere davvero e, anche oggi che l'Italia è diventata paese di immigrazione, dalla Calabria si parte per cercare lavoro a Roma, al Nord o all'estero.

La prospettiva più interessante per l'economia calabrese è quella del turismo, ancora poco sviluppato e non bene organizzato ma che può crescere molto, grazie alla bellezza del mare e delle montagne e alle ricchezze storico-artistiche: musei e siti archeologici, castelli, chiese, centri storici. Tra gli ostacoli a un maggiore sviluppo turistico c'è l'insufficienza della rete delle comunicazioni, che è un freno per tutte le attività economiche. Le comunicazioni marittime hanno però registrato una recente crescita: fino al 1995 i soli porti calabresi importanti erano quelli di Reggio e di Villa San Giovanni, utilizzati dai traghetti per la Sicilia. Poi è stato aperto al traffico il porto di Gioia Tauro, specializzato in container, che è diventato il porto di smistamento più importante del Mediterraneo.

Una storia di lontananza

Solo in certi periodi la Calabria ha goduto della sua posizione marittima. Mentre l'interno era occupato da popoli italici (Enotri, Morgeti, Bruzi), verso l'8° secolo a.C. sulle coste calabre arrivarono i Greci, fondando colonie importantissime come Sibari, Locri, Crotone e Reggio, che presto coinvolsero tutta la Calabria nei loro traffici e vi diffusero la cultura greca. Né la conquista romana né le invasioni barbariche né gli attacchi arabi riuscirono a cancellare l'impronta greca.

A lungo sotto il controllo bizantino o longobardo, solo con i Normanni e gli Svevi la Calabria ritrovò l'unità territoriale e fu inserita in una rete di scambi piuttosto vasta. Ma non durò a lungo e già nel 15° secolo la regione ripiombò in uno stato d'isolamento, di povertà e di arretratezza che cominciò appena a migliorare nel Settecento. L'unione all'Italia provocò, da principio, il brigantaggio e lo scontento popolare; soltanto nella seconda metà del Novecento si cominciarono a realizzare quegli interventi che avrebbero dovuto far uscire la regione dal suo secolare isolamento.

Le minoranze linguistiche

L'isolamento della regione ha favorito la sopravvivenza di antiche 'isole linguistiche'. La più importante è quella albanese: in alcuni centri della Sila, infatti, ancora si parla una lingua albanese antica e si conservano molte tradizioni albanesi. Sull'Aspromonte, invece, vive una comunità di lingua greca, e a Guardia Piemontese una di lingua provenzale, come in alcune valli del Piemonte.

Le città

Al tempo della Magna Grecia, la Calabria ebbe città importanti. Poi la decadenza colpì anche loro. Catanzaro, fondata dai Bizantini, conserva un interessante centro storico; è capoluogo regionale. Cosenza ha un centro medievale; non lontano, ad Arcavacata di Rende, dal 1972 sorge l'Università della Calabria. Crotone, capoluogo di provincia dal 1992, è uno dei pochissimi centri industriali calabresi. Reggio di Calabria, rasa al suolo da un terremoto nel 1908, non conserva quasi più nulla del suo antico passato ma, in compenso, è splendido il suo Museo archeologico. Anche Vibo Valentia, città medievale e rinascimentale, è capoluogo di provincia dal 1992.

Vedi anche
Reggio di Calabria Comune della Calabria (236 km2 con 185.577 ab. nel 2008, detti Reggini), capoluogo di provincia. È situata a 31 m s.l.m. alle estreme pendici dell’Aspromonte, sul pendio della sponda orientale dello Stretto di Messina. La città ha presentato una crescita edilizia molto intensa, così da configurarsi come ... Cosenza Comune della Calabria (37,2 km2 con 69.657 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. È situata a 238 m s.l.m. all’estremità meridionale del Vallo del Crati, che separa l’altopiano della Sila dalla Catena Costiera, alla confluenza del Busento nel Crati. La pianificazione urbanistica, intervenuta nei primi ... Catanzaro Comune della Calabria (111,3 km2 con 94.381 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima e della regione. Il nucleo originario della città è situato a 320 m s.l.m., sul terrazzo sommitale di uno stretto rilievo allungato in direzione NNO-SSE, delimitato dalle profonde valli dei torrenti Fiumarella ... Vibo Valentia Comune della Calabria (fino al 1927 Monteleone di Calabria; 46,3 km2 con 33.669 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. La città è situata a 476 m s.l.m., sull’orlo rilevato nord-orientale del Monte Poro. Il nucleo più antico si raggruppa ai piedi del castello; le vie rettilinee, ricavate in seguito agli ...
Indice
  • 1 Una penisola di monti
  • 2 Coste popolate, montagne abbandonate
  • 3 Le risorse della Calabria
  • 4 Una storia di lontananza
  • 5 Le minoranze linguistiche
  • 6 Le città
Categorie
  • STORIA PER CONTINENTI E PAESI in Storia
  • EUROPA in Geografia
  • GEOGRAFIA UMANA ED ECONOMICA in Geografia
Tag
  • MARINA DI GIOIOSA JONICA
  • SAN GIOVANNI IN FIORE
  • MASSICCIO DEL POLLINO
  • ALTOPIANO DELLA SILA
  • INVASIONI BARBARICHE
Altri risultati per Calabria
  • Calabria
    Dizionario di Storia (2010)
    Regione dell’Italia meridionale. In epoca romana terminava a S col promontorio Iapigio o Salentino (capo S. Maria di Leuca) e a N con una linea che andava dall’Adriatico allo Ionio a N di Brindisi e Taranto. Sulle sue coste erano due porti assai frequentati, Brindisi e Taranto, e altri centri di notevole ...
  • Calabria
    Enciclopedia on line
    Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.222 km2, 404 Comuni e una popolazione di 1.894.110 ab. nel 2020; densità 124 ab./km². Comprende le province di Catanzaro (capoluogo regionale), Cosenza, Crotone, Reggio di Calabria ...
  • Calabria
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Geografia umana ed economica di Luigi Stanzione La C., nel suo attuale quadro complessivo regionale, ricopre l'ultimo posto nella graduatoria delle regioni italiane per quanto riguarda i principali indicatori di sviluppo; lo stesso quadro, inoltre, non lascia intravedere tendenze che portino a pensare ...
  • CALABRIA
    Federiciana (2005)
    PPietro De Leo Tra la fine del sec. XII e gli inizi del XIII la Calabria, suddivisa lungo la linea Squillace-Tiriolo-Nicastro nei giustizierati di Val di Crati e Terra Giordana a nord e di Calabria a sud, registrò con relativa tranquillità il passaggio dalla dinastia normanna a quella sveva, altrove ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia dell' Arte Medievale (1993)
    C. Bozzoni (gr. Βϱεττία; lat. Bruttium) Regione dell'Italia meridionale corrispondente all'estremità della penisola, estesa tra il Tirreno e lo Ionio, il fiume Sinni - in seguito dal massiccio del Pollino che ne costituisce ancora il confine settentrionale - e lo stretto di Messina. La C., facente ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1991)
    (VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333) La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le più povere regioni italiane, la C. tuttavia era ricca di risorse ambientali di eccezionale bellezza. ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)
    L'andamento della popolazione residente fra i tre censimenti del 1951, 1961 e 1971, pressoché stazionario, esprime l'intensità del flusso migratorio nel ventennio. Infatti la popolazione è passata da 1.974.229 individui a 2.045.047 e ancora a 1.988.051. Ma il tasso d'incremento naturale, pur sceso dal ...
  • Calabria
    Enciclopedia Dantesca (1970)
    Giuseppe Inzitari Pier Vincenzo Mengaldo La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato italiano, formatosi a opera dei Normanni, che seppero organizzare in salda unità monarchica i domini longobardi, ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)
    (VIII, p. 291; App. II, 1, p. 477).- Nell'attuale dopoguerra la C. è entrata in un periodo d'intenso rinnovamento economico-sociale che non ha paragone nel passato e nel quale, accanto all'azione in vario senso determinante dello stato, è evidente anche una più decisa e spontanea tendenza della popolazione ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1948)
    Le particolari circostanze (v. appresso) nelle quali il territorio calabrese fu investito dalla guerra con la celere ritirata delle truppe tedesche sulla linea Salerno-Adriatico, dinnanzi ai rapidi progressi degli Alleati, resero meno gravi i danni materiali della Calabria. I danni più rilevanti ai ...
  • CALABRIA
    Enciclopedia Italiana (1930)
    Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola italica, bensì l'odierna Penisola Salentina, detta anche in età classica Messapia. (v. calabri). ...
Mostra altri risultati
Vocabolario
càlabro
calabro càlabro agg. [dal lat. Calăber -bri], letter. – 1. Calabrese, della Calabria: Appennino c.; più frequente in composizione, come primo o secondo elemento: le ferrovie calabro-lucane, o lucano-calabre. 2. agg. e s. m. (f. -a) Relativo...
calabriano
calabriano agg. e s. m. [dal nome della Calabria]. – In geologia, il più antico piano di facies marina del pleistocene, i cui terreni tipici, costituiti da formazioni sabbioso-argillose contenenti molluschi marini proprî di mari freddi,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali