In metallurgia, la diminuzione di peso che subisce una carica liquida, per es. in seguito a reazioni di affinazione (che portano alla eliminazione parziale di alcuni costituenti del bagno fuso), o per allontanamento sotto forma di ossido o di vapore di una frazione di uno o più componenti di una lega. Il primo caso è caratteristico di operazioni metallurgiche quali la conversione della ghisa in acciaio, per es., al convertitore Bessemer, dove il c. può salire fino a 10-12% del peso della carica, mentre esso è un poco inferiore nel convertitore Thomas (7-9%). Il secondo caso ha particolare interesse in fonderia e occorre tenerne conto nella preparazione di leghe che debbano rispondere a determinati requisiti di composizione: così la elevata tensione di vapore dello zinco (con conseguenti perdite in questo metallo a temperature elevate) costituisce una notevole difficoltà nella preparazione degli ottoni.