Gioco di carte, probabilmente originario dell’America Meridionale. Si gioca con due mazzi di 52 carte con due matte (jolly) ciascuno, fra due o più giocatori isolati o riuniti in coppie. Dopo la distribuzione delle carte (13 a testa), il primo giocatore preleva due carte dal mazzo residuo e ne scarta una, e così, procedendo in senso orario, fanno gli altri, contribuendo alla formazione del mazzo degli scarti, chiamato ‘pozzo’. Scopo del gioco è formare delle serie di tre o più carte uguali, fino a sette (pali o colonne), e poi chiudere, ovverosia calare le proprie carte, mentre l’avversario pagherà tutte le carte rimastegli in mano. Un palo di sette carte uguali forma una c. pura. Le matte e i due, che funzionano da matte (pinelle), possono sostituire qualunque carta dei pali, purché siano in numero inferiore a quello delle carte naturali. Una c. con matte si dice sporca.
Codificate dagli americani Oswald Jacoby e Ely Culbertson, le norme prevedono molte varianti, tra cui la c. con 3 mazzi (e 6 jolly), o canastone. Questa variante prevede 15 carte per ogni giocatore e la partita è vinta da chi raggiunge 15.000 punti: il punteggio si calcola al termine di ogni mano sommando i ‘punti di base’ (di valore diverso secondo le combinazioni che si è riusciti a realizzare), i premi (di chiusura, di fine partita e per altri eventi di gioco) e i punti di tutte le carte calate, detratti quelli delle carte rimaste in mano.