Musicista tedesco (Eutin, Oldemburgo, 1786 - Londra 1826), figlio del direttore d'orchestra Franz Anton (1734-1812). Tra i più rappresentativi operisti tedeschi prima di R. Wagner, virtuoso di pianoforte e direttore d'orchestra, fu autore anche di musiche di scena, orchestrali, da camera, per pianoforte.
Studiò in varî luoghi sotto varî maestri, tra cui J. P. Heuschkel, M. Haydn, J. N. Kalcher, l'abate G.J. Vogler. Segnalatosi inizialmente come virtuoso di pianoforte e direttore d'orchestra, riscosse i primi successi come compositore con l'opera Silvana (1810). Era stato intanto direttore d'orchestra a Breslavia (1804), intendente musicale del principe Eugenio del Württemberg (1806), segretario e maestro di musica dell'altro principe württemberghese, Ludovico. Dopo aver rappresentato (1811) il Singspiel Habu Hassan, fu in varie città (Monaco, Lipsia, Berlino, Praga, Dresda) come direttore, concertista, compositore (1813-21). Nel 1821 a Berlino fu rappresentato il Freischütz, capolavoro di W. considerato il primo esempio compiuto di opera d'ispirazione fantastica, in cui il soggetto, tratto da un racconto popolare tedesco, presenta tutti i caratteri proprî del primo romanticismo. Al Freischütz seguirono l'Euryanthe (1823) e l'Oberon (1826); l'Euryanthe, soprattutto a causa di un libretto estremamente farraginoso, non ebbe grande successo, mentre l'Oberon, composto per il Covent Garden di Londra e strutturato secondo gli schemi del Singspiel, si affermò rapidamente grazie a una partitura caratterizzata da un colore orchestrale di grande brillantezza. Oltre numerose musiche di scena (si ricordano soprattutto quelle per Turandot di Schiller, 1809), W. compose anche tre Messe per soli, coro e orchestra, otto cantate, circa 104 pezzi fra Lieder, ballate, romanze, canoni per due o più voci sole o con accompagnamento di pianoforte o di chitarra. Notevoli anche le sue musiche orchestrali (due sinfonie, tre ouvertures, ballabili e marce varie, tre concerti per pianoforte, ecc.). Tra le musiche da camera, si segnalano un quintetto, sei sonate per violino e pianoforte e pagine varie per pianoforte (si ricorda il celebre Aufforderung zum Tanz, 1819), le quattro Sonate (1812-22).