Sensazione molesta o dolorosa, circoscritta o diffusa, continua, intermittente o sporadica che interessa il capo. Le c. si suddividono in due gruppi: c. primarie e c. secondarie. Nelle c. primarie (o idiopatiche) il dolore, sintomo d’obbligo per la diagnosi, si manifesta senza cause documentabili.
Nelle c. secondarie (o sintomatiche), al contrario, il dolore è connesso a una causa identificabile (infiammazione delle meningi, processi espansivi intracranici ecc.) ed è quindi sintomatico di un evento morboso.
Nel gruppo delle c. primarie rientrano: l’ emicrania, caratterizzata da cefalea monolaterale ad attacchi non di rado invalidanti, della durata di 24-48 ore, spesso plurimensili; la c. di tipo tensivo, ad andamento quotidiano, monotono; la c. a grappolo, con brevi (1/2-1 ora) attacchi violentissimi – con localizzazione del dolore soprattutto a livello oculare –, quotidiani, sempre monolaterali, associati a iperemia, lacrimazione e secrezione di muco dalla narice ipsilaterale. Quest’ultima forma colpisce quasi esclusivamente i soggetti di sesso maschile.
Due sono i tipi di terapia possibile: quella di fondo e quella sintomatica. a) La terapia di fondo (o di base) si propone di correggere, nei limiti del possibile, la patologica propensione al dolore: a questo scopo, i farmaci attivi sui recettori della serotonina hanno avuto larga applicazione. Anche alcuni farmaci, come i beta-bloccanti, la flunarizina, gli antidepressivi triciclici, hanno correlati farmacologici con questo neurotrasmettitore. Per le c. a grappolo gravi cronicizzate, la terapia di fondo trova nel litio, che agisce marcatamente sul ricambio serotoninico, e nella terapia neuroendocrina a bersaglio talamico i rimedi più efficaci, che possono sortire benefici consistenti in almeno il 50% dei casi. b) La terapia sintomatica mira a troncare gli attacchi ed è identica nell’emicrania e nella c. a grappolo. Ergotamina e indometacina costituiscono i farmaci di elezione. La serotonina, per la sua potente azione analgesica centrale, e forse anche per il suo potere vasocostrittivo, può trovare indicazione nell’attacco di emicrania. Le classi di sostanze più comunemente usate sono gli agonisti dei recettori serotoninergici 5-HT1.
Le c. primarie (denominate ormai sinteticamente cefalee) costituiscono un capitolo su cui convergono oggi interessi scientifici, sociali, economici, industriali, in quanto viene sempre più considerato lo straordinario peso che questa malattia diffusissima può avere nella vita affettiva, sociale e lavorativa dell’individuo. I paesi socialmente più evoluti stanno perciò dando crescente appoggio alla ricerca e alla prevenzione.