Divisione di terreni destinati alle assegnazioni in Roma antica: i terreni venivano divisi per mezzo di linee tra loro perpendicolari, i decumani e i cardini, in tanti quadrati (lunghezza normale del lato: 2400 piedi), ciascun quadrato costituiva il fondo per 100 famiglie (centuria), fra le quali i lotti (normalmente di due iugeri l’uno) venivano distribuiti a sorte (sortes). Queste linee venivano tracciate con l’aiuto di uno speciale strumento, la groma. La divisione in centurie era usata specialmente nei terreni dati con pieno diritto di proprietà a privati (ager optimo iure privatus), sia nelle deduzioni di colonie sia nelle assegnazioni viritane (a singoli agricoltori liberi).
In varie parti d’Italia (e anche altrove) ancora oggi più di 10.000 km2 hanno conservato nel suolo sicure tracce di c., riferite alla viabilità, ai confini fra proprietà, all’andamento dei fiumi e dei canali di scolo. I migliori esempi si trovano nell’agro di Capua e di Aversa; in buona parte della pianura emiliana; presso Padova; presso Ivrea; tra Firenze e Prato.