Nel mondo romano, edificio destinato alle corse dei carri (v. fig.). Era generalmente ubicato in una valle oblunga, le cui pendici offrivano un appoggio per le gradinate, costituenti la cavea, a volte eretta su costruzioni ad arcate. A metà del lato lungo destro era il pulvinar imperiale. Nel lato breve rettilineo erano i carceres, ambienti da cui uscivano i carri. L’arena era divisa longitudinalmente dalla spina che spesso sorreggeva obelischi, fontane, bacini d’acqua, 7 grosse uova di pietra (ovaria o falae), che si ponevano su un architrave sostenuto da colonne durante la corsa per segnare i giri, 7 delfini, che si giravano come analogo segnale durante la corsa. Ai due estremi della spina erano le mete, costituite da 3 pinnacoli su zoccolo unico, sormontati da una sfera o una pigna.
C. glaciale Nicchie ad anfiteatro, dovute all’azione erosiva e abrasiva esercitata sulle rocce dai ghiacciai in movimento, che si riscontrano sui fianchi dei monti o all’origine delle valli. Hanno per lo più pareti molto erte, fondo pianeggiante o poco inclinato, con soglia rialzata sostenente uno o più bacini lacustri o una conca palustre. Dalla fusione di più c. di monte contigui si può passare ai c. di vallone e di valle, che spesso ospitano una massa glaciale.
C. di raccolta La parte superiore di un ghiacciaio nella quale le nevi si accumulano e si trasformano poi in ghiaccio granulato o in ghiaccio bolloso.
Complesso mobile costituito da una serie di attrezzature smontabili, nel quale si fanno esibizioni di acrobati, clown, animali ammaestrati, bestie feroci ecc.
Comparso in Inghilterra alla fine del 18° sec. a opera di P. Astley, il c. fu inizialmente sede di giochi di audacia e di abilità, alternati a brevi intermezzi comici; nella prima metà dell’Ottocento ospitò pantomime e rievocazioni di grandi battaglie, per assumere infine la veste attuale. Il successo del c. fu dovuto al nomadismo di piccoli e grandi gruppi (Barnum negli USA, Krone in Germania, Knie in Svizzera, Scott in Scandinavia, Spessardy-Pinder in Francia, Clipperfield in Inghilterra, Togni e Orfei in Italia), alle colossali strutture dei c. stabili delle capitali europee (Médrano a Parigi, Price a Madrid, Schumann a Copenaghen, il c. di Mosca), al patrimonio di professionalità accumulato in alcune famiglie (i cavallerizzi Cooke, Price, Blumenfeld, gli acrobati Chiarini, Zavatta e Travaglia) e all’abilità dei singoli artisti (i clown J.-B. Auriol, J. Grimaldi, T. Kemp e A. Wettach, in arte Grock). Nel 20° sec., soprattutto dopo la Prima guerra mondiale, lo spettacolo di c. si è arricchito di nuove attrazioni come, per es., le prove acrobatiche con l’impiego di veicoli a motore. Le campagne di sensibilizzazione promosse dalle associazioni animaliste a tutela degli animali, specialmente a partire dagli anni 1990 hanno portato all’affermazione dei circhi senza animali, come il canadese Cirque du Soleil.