La parte del ghiacciaio (anche bacino collettore o di raccolta) nella quale avviene l’accumulo delle nevi cadute durante le nevicate, o recate dalle valanghe che si producono sui fianchi del rilievo montuoso intorno al c. stesso. Topograficamente la zona collettrice si distingue da quella sottostante, ablatrice, dal fatto che nella prima le isoipse hanno decorso concavo verso valle, e nella seconda convesso.
religione C. apostolico Agente fiscale che la S. Sede inviava alle varie nazioni per raccogliere le decime; in seguito fu anche rappresentante diplomatico, sicché le collettorie possono dirsi il fondamento delle odierne nunziature.
Ogni tubazione che distribuisce o raccoglie fluidi di diversa specie e provenienza. Per es., nei motori a combustione interna, il condotto che adduce miscela fresca (o aria) ai cilindri, o quello che convoglia i gas combusti allo scarico ( c. d’aspirazione e, rispettivamente, di scarico).
In elettrotecnica e in elettronica, organo destinato a raccogliere cariche o correnti. Un c. di cariche è, generalmente, un pozzo di Faraday o, più semplicemente, un elettrodo a opportuno potenziale. Nei transistori, per es., il c. è una delle tre regioni del transistore stesso o anche l’elettrodo collegato a tale regione.
In termotecnica, si definisce genericamente c. solare ogni sistema in grado di utilizzare l’energia raggiante solare per provocare variazioni di temperatura di un fluido allo scopo di ottenere sia una sorgente termica, sia energia, per es. elettrica, mediante ulteriore trasformazione. Nella pratica i c. solari sono costituiti o da strutture piane ad alta assorbitività per la radiazione solare ( c. piani o pannelli solari), o da superfici riflettenti di forma opportuna, per es. parabolica, atte a concentrare la radiazione solare su un opportuno ricevitore che, scaldandosi, trasmette calore a un fluido.