(o controaerea) Specialità dell’artiglieria destinata a combattere contro l’offesa aerea, con particolare riguardo alla difesa attiva contro gli aeromobili (v. .).
Le caratteristiche della possibile minaccia costituita da velivoli dotati di velocità supersonica e di grande manovrabilità hanno imposto alla difesa c. l’adozione di concetti di rapidità e automaticità d’intervento, non disgiunti da una grande precisione del tiro. Una difesa c. non può pertanto prescindere da una organizzazione di un sistema radar di avvistamento alle più grandi distanze collegato a centri operativi, cui confluiscono tutte le informazioni concernenti la situazione dello spazio aereo e capaci di intervenire con mezzi appropriati di difesa entro brevissimo tempo dall’allarme. I mezzi attivi della difesa c. sono costituiti da aerei intercettatori, da sistemi missilistici di grande, media e corta portata differenziati a seconda della quota da loro raggiungibile, integrati da numerose armi di tipo classico: mitragliere automatiche di piccolo calibro, variamente disseminate sul territorio attorno agli obiettivi da difendere. I sistemi missilistici sono tutti del tipo teleguidato, mentre i radar sono capaci di intercettare e seguire anche bersagli che si avvicinano a volo radente; quest’ultima possibilità ha assunto enorme importanza con l’entrata sul campo di battaglia dell’elicottero da combattimento e da osservazione.