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crogiolo

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Recipiente di forma cilindrica, ovale o tronco-conica, usato per fondere metalli, vetri ecc., nonché per analisi di laboratorio. I c. sono fatti di materiali refrattari argillosi, magnesiaci, di porcellana, di grafite, carbone di storta o carborundum. Ve ne sono anche metallici: di platino per analisi chimiche, di ghisa o di ferro per la fusione di metalli facilmente fusibili, di piombo per scopi particolari, come, per es., per l’attacco di silicati con acido fluoridrico.

Fra i c. per analisi, il c. di Gooch, che si usa per filtrare precipitati, ha un fondo bucherellato su cui si dispone un materiale filtrante; il c. di Rose, che serve per ridurre a caldo ossidi metallici, è un c. per lo più di porcellana munito di coperchio con foro al centro dove passa un tubicino che permette di introdurre un gas riducente (idrogeno ecc.); il c. di Much serve per determinare le sostanze volatili in un combustibile solido (lignite, litantrace ecc.); è di platino, con un coperchio munito di un piccolo caminetto al centro; il combustibile, posto nel c. riscaldato dall’esterno, distilla; i c. di vetro sinterizzato sono di vetro comune e hanno come fondo uno strato di vetro sinterizzato, che agisce come mezzo filtrante per sospensioni di precipitati che vengono poi essiccati nel crogiolo.

Vedi anche
materiale refrattàrio refrattàrio, materiale Tipo di materiale non metallico che sopporta, senza rammollire né fondere, temperature superiori a 1.580 °C. I refrattario, materialerefrattario, materiale hanno peculiari caratteristiche tecnologiche (bassa dilatazione termica, buona resistenza alle sollecitazioni meccaniche, ... vetro Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di vetro possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici applicazioni, anche per la sua caratteristica di essere facilmente modellato nelle forme ... piombo Elemento chimico avente simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2; ne sono noti in natura gli isotopi stabili: 204, 206, 207 e 208. È un metallo di color bianco bluastro, che all’aria diventa rapidamente opaco per formazione di un velo di sottossido che a caldo si trasforma in ossido. Il piombo ... altoforno Forno a tino, a funzionamento continuo, per la fabbricazione della ghisa a partire da minerali di ferro, generalmente ossidi, mescolati con coke e fondente. I minerali di ferro subiscono, ad alta temperatura, una riduzione a metallo a opera dell’ossido di carbonio prodotto dalla combustione parziale ...
Categorie
  • FILIERE STRUMENTI E TECNICHE DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE in Industria
  • INDUSTRIA CHIMICA E PETROLCHIMICA in Industria
  • METALLURGIA E SIDERURGIA in Industria
Tag
  • MATERIALI REFRATTARI
  • ACIDO FLUORIDRICO
  • PORCELLANA
  • SILICATI
  • IDROGENO
Altri risultati per crogiolo
  • crogiolo
    Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)
    crogiòlo [Der. del fr. croiseul, nome di una specie di lampada] [LSF] (a) Recipiente usato per fondere metalli, vetri, ecc., in genere di forma cilindrica o tronco-conica, fatto di materiale refrattario o anche, per usi particolari, di metallo, di platino per analisi chimiche, ecc. (b) La parte di un ...
Vocabolario
crògiolo
crogiolo crògiolo s. m. [der. di crogiolare]. – 1. Tempra che si fa prendere a poco a poco ai vasi di vetro, crogiolandoli. 2. Cottura lenta delle vivande a fuoco temperato.
crogiòlo
crogiolo crogiòlo (letter. crogiuòlo) s. m. [dal fr. croiseul, nome di una specie di lampada]. – 1. Recipiente usato per fondere metalli, vetri, ecc., in genere di forma cilindrica o tronco-conica, fatto di materiale refrattario o anche,...
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