(fr. Dordogne) Fiume della Francia sud-occidentale (480 km), nel versante atlantico. Nasce dal fianco occidentale del Puy-de-Sancy (Monts Dore, Massiccio Centrale) e si svolge prima attraverso gole profonde e poi in un’ampia vallata. Riceve numerosi affluenti; nell’ultima parte del suo corso una piatta lingua di terra si interpone fra il D. e la Garonna, alla quale infine si unisce formando il largo estuario della Gironda. Navigabile irregolarmente per 300 km, è largamente utilizzato per produzione idroelettrica. Dipartimento della D. (9060 km2 con 404.052 ab. nel 2006) Si estende prevalentemente fra il corso medio del fiume omonimo a S e del fiume Dronne a NO. Capoluogo Périgueux. Coincide in gran parte con la regione storica del Périgord e comprende a E una serie di altipiani calcarei (altitudine media 300 m); a O si copre di boschi (noti per i tartufi) e il rilievo si attenua gradatamente. L’economia è essenzialmente agricola: cereali, soprattutto frumento e mais, e vigneti; l’allevamento di bovini è diffuso nelle valli maggiori dove si trovano i maggiori centri (oltre il capoluogo, Bergerac, Sarlat e Riberac). Industrie meccaniche e della carta.
La conformazione geomorfologica ha favorito l’insediamento umano dalla più antica preistoria. La regione è ricca di giacimenti del Paleolitico superiore, le cui stratigrafie sono di fondamentale importanza per lo studio di questo periodo della storia umana (Laugerie Haute, La Ferrassie, Abri-Pataud, Laussel, Combe-Capelle, La Madeleine ecc.). Numerose sono anche le manifestazioni d’arte paleolitica (Lascaux, Font-de-Gaume, Cap Blanc, Les Combarelles, Rouffignac ecc.).