duttilità Proprietà caratteristica di un materiale duttile, cioè che può subire, sotto l’azione di forze di trazione, deformazioni plastiche rilevanti in modo da poter essere ridotto con facilità in fili sottili. Molto duttili sono alcuni metalli: platino, oro, argento, rame, stagno, zinco e loro leghe. La d. dipende dalla temperatura, dalla presenza di impurezze, dalle modalità di lavorazione e dai trattamenti termici che il materiale ha subito. La d. è tanto più grande quanto maggiore è l’allungamento a rottura e la strizione del campione in esame.
La d. è diversa dalla malleabilità e, più in generale, dalla plasticità: essa è caratteristica infatti di materiali che assumono deformazioni permanenti notevoli sotto l’azione di sole forze di trazione, per es. in operazioni di trafilatura, mentre la malleabilità è propria di materiali che si deformano permanentemente sotto l’azione di forze prevalenti di compressione, come avviene nei laminatoi, e la plasticità di materiali che si deformano in modo permanente sotto una qualsiasi sollecitazione.
Il duttilometro è l’apparecchio per la misurazione della d. dei bitumi, mediante il quale un provino, di dimensioni normalizzate, viene sottoposto a trazione: la d. è data dall’allungamento in centimetri del provino al momento della rottura.