ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda. Nell'età postbiblica (dal 2° sec. a.C.), l'e. decadde come lingua parlata, ma rimase nell'uso liturgico e dotto delle comunità israelitiche, soprattutto dopo la diaspora. In età moderna l'e. prima rinacque come lingua letteraria e poi divenne lingua ufficiale dello Stato d'Israele. Fonologia, morfologia e sintassi dell'e. moderno sono restate simili a quelle antiche, mentre il lessico ha subito in parte aggiornamenti e infiltrazioni. (➔ anche Ebrei)