(sp. Ebro) Fiume della Spagna nord-orientale (910 km, bacino di 85.683 km2), uno dei maggiori della Penisola Iberica. Il bacino ha forma di triangolo, tra i Pirenei a N, il margine nordorientale della meseta a S e i rilievi costieri della Catalogna verso il Mar Mediterraneo. Nasce dai Monti Cantabrici e scorre in direzione prevalente sud-orientale; sfocia nel Mar Mediterraneo con ampio delta, a SE di Tortosa, unico tratto navigabile, caratterizzato da acquitrini e risaie, ma in parte bonificato. La valle del fiume forma una zona depressa, ora ampiamente scolpita da terrazzi. Ma in essa l’estensione delle zone piatte è scarsa e dove hanno una certa ampiezza (come nella Rioja tra Logroño e Tudela, intorno a Saragozza e nei llanos di Lérida), le acque vengono canalizzate per irrigazione agricola. I principali affluenti del versante pirenaico sono Arga, Aragón, Gállego, Cinca e Segre; più brevi e poveri quelli che scendono dalla meseta (Jalón, Martín, Guadalope).
Battaglia dell’E. Costituì la fase decisiva della guerra civile spagnola (1936-39). Iniziò il 25 luglio 1938 con l’offensiva dei repubblicani contro i franchisti lungo il corso del fiume e, inizialmente, segnò il successo dei governativi. La controffensiva degli insorti, cominciata il 19 agosto e diretta personalmente dal generale F. Franco, dopo due mesi di sanguinosi combattimenti costrinse l’esercito repubblicano a ritirarsi sulla destra del fiume. Si combatté ancora fino alla metà di novembre e il 23 dicembre iniziò l’offensiva generale alla guida di Franco che, il 26 gennaio 1939, conquistò Barcellona.