Psicologo statunitense (West Newton, Mass., 1886 - Berkeley, California, 1959). Prof. di psicologia all'univ. di California, fu sostenitore del behaviorismo "molare" (in contraddistinzione e a critica del behaviorismo "molecolare" di J. B. Watson). Le sue ricerche ebbero come oggetto il comportamento animale, la teoria dell'apprendimento e quella generale del comportamento. Molto importante nell'opera scientifica del T. e nella storia del behaviorismo il suo volume Purposive behavior in animals and men (1932).
Conseguito il baccellierato in elettrochimica all'Istituto di tecnologia del Massachusetts (1911), frequentò all'univ. Harvard i corsi di filosofia e psicologia, divenendo master of arts (1912) e dottore in filosofia (1915). Nello stesso anno fu nominato istruttore all'univ. Northwestern (Evanston, Illinois) restandovi fino al 1918, quando con lo stesso incarico fu chiamato all'univ. di California (Berkeley). T. fu presidente dell'Associazione americana di psicologia (1937) e della Società per gli studi psicologici dei fatti sociali (1940).
Subì l'influenza del filosofo e psicologo E. B. Holt, elaborando una sua originale posizione psicologica, fortemente critica del comportamentismo di J. B. Watson e tuttavia radicalmente aliena dalle tesi della psicologia introspettiva tradizionale. La teorizzazione di T., caratterizzabile, insieme a quelle di K. R. Guthrie, C. L. Hull e B. F. Skinner, come una forma di neocomportamentismo, definisce ex novo e in modo più adeguato il livello di analisi (comportamentismo molare, contro quello molecolare di Watson, definito da T. pseudofisiologico), amplia il classico schema comportamentista stimolo-risposta, introducendo quali variabili intervenienti (cioè non direttamente osservabili, ma solo postulate in funzione esplicativa) variabili motivazionali (scopo, bisogno, ecc.) e cognitive (aspettative, cognizioni, ecc.). Nello sviluppo delle teorie cognitivistiche si è fatto spesso riferimento ai principi del "comportamentismo finalizzato" di Tolman. Rigorosamente fondato su un'ampia sperimentazione (animale; celebri alcuni esperimenti di T., specie quelli sull'apprendimento latente e quelli che lo condussero a postulare l'esistenza di "mappe cognitive" nei ratti), il sistema di T. rappresenta una delle più autorevoli espressioni della psicologia statunitense sul finire degli anni Trenta.
Altre opere principali: Drives toward war (1942); Collected papers in psychology (1951); Principles of purposive behavior (in S. Koch, Psychology, the study of a science, vol. II, 1959).