Lettera apostolica indirizzata dal papa o ai vescovi di tutto il mondo o a quelli di una sola regione, su argomenti riguardanti la dottrina cattolica o particolari situazioni religiose o sociali. Il nome, che significa semplicemente «circolare», fu adottato ufficialmente da Benedetto XIV che nel 1740 intitolò la prima lettera del suo pontificato Epistola encyclica (et commonitoria). Le e. si distinguono dalle altre lettere pontificie per il carattere generalmente dottrinario e per certi requisiti formali: di solito sono indirizzate «ai venerabili fratelli patriarchi, primati, arcivescovi e vescovi e altri ordinari di luoghi aventi pace e comunione con la Sede apostolica» e «a tutti gli uomini di buona volontà» (uso invalso per talune e. a partire da Giovanni XXIII); segue di regola il nome del papa con le parole: «venerabili fratelli, salute e benedizione apostolica», quindi il testo della lettera, con le cui prime due o tre parole si designano comunemente le singole encicliche. Sebbene nel tempo molte fondamentali formulazioni dottrinarie siano state affidate al mezzo dell’e., sono stati soprattutto gli ultimi pontefici, a partire da Pio XII (autore di 44 e.) a essersene serviti per offrire ai fedeli un punto di riferimento nelle più importanti questioni teologiche, filosofiche, economiche e sociali dibattute in seno alla Chiesa e alla società.