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Prampolini, Enrico

Enciclopedia on line
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Pittore, scenografo, scrittore d'arte italiano (Modena 1894 - Roma 1956). Fu uno dei più noti rappresentanti del futurismo, cui aderì dal 1912, contribuendovi con «manifesti» e scritti polemici, caratterizzando fin dall'inizio la sua ricerca col prediligere come mezzo espressivo il collage polimaterico. Dopo un periodo preparatorio in cui assimilò, assieme agli elementi futuristi, quelli del cubismo e dell'astrattismo (es. Architettura della tarantella, 1922, Łodź, Museo d'arte; Danza meccanica, 1924), P. si avviò gradatamente attraverso forme puramente astratte e mezzi polimaterici, verso una rappresentazione di visioni fantastiche di forte luminosità, oggetti e corpi cosmici, che simboleggiano di fatto il potere dello spirito umano sulle forze naturali, attraverso i mezzi della civiltà moderna e la sua compenetrazione con esse (es. La magia della stratosfera, 1931; Metamorfosi geologica, 1933; Pittura solare, 1939, ecc.). In contatto con i maggiori movimenti d'avanguardia del Novecento, svolse un importante ruolo come organizzatore di eventi. Interessante fu anche il suo contributo teorico nel campo della scenografia teatrale.

Vita e opere

Frequentò giovanissimo l'Accademia di belle arti di Roma. Nel 1912 aderì al movimento futurista. Nel 1916 diresse la rivista Avanscoperta con L. Folgore e nel 1917 fondò la rivista Noi, che pubblicò, fra l'altro, scritti di H. Arp, A. Archipenko, F. Léger, V. E. Mejerchol´d e I. Stravinskij. Tra le due guerre si tenne in stretto contatto con gli ambienti dell'avanguardia europea, recandosi a Ginevra, Praga, Berlino, dove conobbe T. van Doesburg e El Lissitzky, e aderì alla Novembergruppe (1922). Stabilitosi a Parigi per un lungo periodo (1925-37), ebbe modo di conoscere P. Mondrian, G. Vantongerloo, M. Seuphor, fece parte dei gruppi Cercle et carré e Abstraction-Création, fondò il Gruppo 40, cui aderirono fra gli altri H. Arp e A. Herbin (1931). Felicemente attivo anche come organizzatore, P. fondò la Casa d'arte italiana (Roma, 1917-21), il Teatro della pantomima futurista (Parigi, Torino, Milano, 1927-28), allestì a Genova (1934) e a Roma (1936) la 1a e 3a Mostra nazionale di plastica murale, con plastici e pannelli decorativi. Nel 1939 decorò alcune sale delle esposizioni universali di San Francisco e New York. Nel 1944 diresse una collana di volumetti, Anticipazioni (Arte polimaterica e Picasso scultore sono firmati da P., altri sono dedicati a Matisse, Mallarmé, Sant'Elia, Mejerhold, alla Tecnica del teatro, al Fotorealismo e fotosurrealismo, ecc.). Nel 1945 fondò l'Art club, e proseguì nel suo impegno per la diffusione dell'arte astratta parallelamente alla sua attività pittorica che rimase sempre fedele all'astrazione pura e alla ricerca delle varie possibilità offerte dal polimaterismo (Rapporti armonici, 1954; Astrazione plastica X, 1955, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna). Di grande interesse è il suo contributo teorico nel campo della scenografia teatrale (da Scenografia e coreografia futurista, 1915, a Elementi formativi della scenografia contemporanea, 1950).

Vedi anche
Fillìa Pseudonimo del pittore e scrittore italiano Luigi Colombo (Revello 1904 - Torino 1936). Formatosi a Torino, aderì al movimento futurista, firmando con T. A. Bracci, nel 1923, il Manifesto del movimento futurista torinese - sindacati artistici futuristi; partecipò con il gruppo futurista a molte esposizioni, ... Fortunato Depèro Pittore italiano (Fondo 1892 - Rovereto 1960). Aderente al movimento futurista, fu tra i firmatarî del manifesto dell'"aeropittura" (1926) e, con E. Prampolini, tra i più vivaci rappresentanti del "secondo futurismo" (La rissa, Roma, Galleria d'arte moderna; Nitrito in velocità, 1932, Genova, collezione ... Giacomo Balla Pittore italiano (Torino 1871 - Roma 1958). Si formò a Torino e a Roma, dove si trasferì nel 1893, in un ambito culturale partecipe del socialismo umanitario e del positivismo scientifico, affrontando tematiche come il paesaggio urbano e le condizioni umane (ciclo Dei viventi, 1902-1905), in un linguaggio ... Anton Giulio Bragàglia Regista e scrittore di teatro (Frosinone 1890 - Roma 1960), fu il più celebre dei fratelli Bragaglia. Rispetto a Carlo Ludovico e ad Arturo fu attivo più nel teatro che nel cinema. Direttore e collaboratore di riviste d'arte e di cultura, nel 1919 fondò a Roma la Casa d'arte Bragaglia, Anton Giulio per ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Teatro
  • BIOGRAFIE in Arti visive
Tag
  • SAN FRANCISCO
  • EL LISSITZKY
  • ASTRATTISMO
  • AVANGUARDIA
  • FUTURISMO
Altri risultati per Prampolini, Enrico
  • PRAMPOLINI, Enrico
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 85 (2016)
    Marco Pierini PRAMPOLINI, Enrico. – Nacque a Modena il 20 aprile 1894 da Vittorio, capotecnico alla Manifattura tabacchi, e da Anita Mezzani. Il fratello maggiore Alessandro (Venezia, 12 ottobre 1891 - Roma, 27 dicembre 1976) fu attivo nell’ambiente culturale delle avanguardie come critico d’arte e ...
  • PRAMPOLINI, Enrico
    Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
    Corrado MALTESE Pittore, scenografo, teorico e scrittore d'arte, nato a Modena il 20 aprile 1894. Frequentò giovanissimo l'Accademia di belle arti di Roma. Nel 1912 aderì al movimento futurista, contribuendovi con numerosi "manifesti" e scritti polemici. Dopo la fine della prima Guerra mondiale ha ...
Vocabolario
enrico
enrico s. m. (pl. -chi). – Nome di varie monete fatte coniare da sovrani di nome Enrico o portanti il suo nome: tra esse, il denaro poi chiamato bolognino, coniato a Bologna dal 1191 e che portava il nome dell’imperatore Enrico VI al quale...
buòn Enrico
buon Enrico buòn Enrico locuz. usata come s. m. – Erba perenne della famiglia chenopodiacee, detta anche colubrina, tutta buona, spinacio selvatico (lat. scient. Chenopodium bonus-Henricus): ha fusti poco ramosi, foglie triangolari, ondulate...
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