Scultore e designer italiano (Novara 1932 - Milano 2020). Formatosi all'Accademia di Brera si è interessato a problemi relativi alla psicologia della visione e alla programmazione nel campo delle ricerche estetiche. Come designer accanto alla pratica progettuale ha svolto ricerche teoriche. Il suo lavoro è il risultato di precise prese di posizione a livello ideologico e politico, d'ispirazione egalitaria e marxista. Ha ricevuto il Compasso d'oro nel 1986, riconoscimento che aveva già ottenuto nel 1967 e nel 1979, e, nel 1987 a New York, l'International design center prize. Nel 1993 è stato nominato responsabile creativo dell'antica Meisterwerkstatt der Königliche Porzellan Manifaktur di Berlino. Tra i suoi scritti: Funzione della ricerca estetica (1970); Ipotesi di rifondazione del progetto (1978); Dov'è l'artigianato (1981); Tre piazze del Duomo (1984); La libertà della manifattura (1994); Progetto e passione (2000); Lezioni di disegno: storie di carte, draghi e struzzi in cattedra (2008). Tra i prodotti si ricordano: le pentole Copernico (1989) e le posate Piuma (1991) per Zani&Zani; il sistema di vetrine Wunderkammer (1993) e la librera componibile Ulm (1996-98) per Zanotta; lo scolapasta Em02 (1997) e lo spremilimoni Squeezer (2000) per Alessi; i cavalletti Ypsilon (1999), il portaombrelli Eretteo (2000) e l'appendiabiti Togo (2001) per Magis; il tavolo Legato (2001) per Driade, per il quale ha ricevuto il suo quarto Compasso d'oro. Tra le mostre dedicate alla sua produzione si ricorda Enzo Mari: l'arte del design (Gam, Torino, 2008-2009).