Secondo periodo geologico dell’era cenozoica, compreso tra 58 e 27 milioni di anni fa, tra il Paleocene e l’Oligocene.
All’inizio dell’E. la distribuzione delle terre emerse e dei mari non differisce molto dall’attuale. Si ha, infatti, una grande area continentale in corrispondenza dell’Europa del Nord sulla quale si estendono mari epicontinentali (es.: bacino di Parigi) e un vasto dominio marino mediterraneo a S. Successivamente si ha un’importante inversione del rilievo, poiché, in seguito al manifestarsi dei fenomeni orogenetici alpini, si delineano grandi catene montuose in corrispondenza delle precedenti depressioni geosinclinali. Infatti i movimenti dell’orogenesi alpina, già enunciatisi nel periodo precedente, si accentuano e portano alla formazione della catena pireneo-provenzale. L’attività magmatica è piuttosto intensa in relazione ai movimenti orogenetici. Il clima è ben differenziato e in tutta l’Europa ha carattere tipicamente tropicale. I resti fossili denunciano una grande diffusione di foraminiferi, particolarmente delle Nummuliti, una ricca fauna di lamellibranchi e gasteropodi, di crostacei brachiuri, di pesci, e un notevole sviluppo di mammiferi.
La serie tipica dei terreni eocenici per la ‘provincia Nord Europa’ è data dalle formazioni del bacino belga-anglo-parigino, caratterizzato da alternanze di depositi marini, neritici e litorali; per la ‘provincia mediterranea’ la serie tipica è data dalle formazioni del Veneto, rappresentate nel modo più completo nel Vicentino e nel Veronese, costituite da depositi ricchi di fossili marini di facies neritica, di piattaforma carbonatica e anche di fossili terricoli o d’acqua dolce e salmastra.