In geologia, epoca dell’era cenozoica, compresa tra l’Eocene e il Miocene. Si divide in due piani: il Rupeliano e il Cattiano. Durante quest’epoca si verificarono i principali parossismi orogenici delle catene pirenaica e alpina; le fasi di sollevamento, nell’area alpina, furono accompagnate da manifestazioni magmatiche e vulcaniche che ebbero il loro maggiore sviluppo nel Veneto con prodotti essenzialmente costituiti da lave basaltiche, piuttosto estese nell’area del Marosticano. Lungo l’arco alpino l’O. è rappresentato da depositi clastici che derivano dallo smantellamento della catena alpina in via di sollevamento; nel bacino ligure-piemontese la successione è costituita da sedimenti terrigeni conglomeratici di ambiente continentale e di transizione e da arenarie torbiditiche; depositi simili si hanno anche nel sottosuolo della Pianura Padana.
Tanto in Europa quanto nell’America Settentrionale, la flora e la fauna denunciano un clima caldo, subtropicale, più uniforme di quello attuale; tuttavia lo sviluppo di piante a foglie caduche indica un progressivo raffreddamento del clima e un’alternanza di stagioni secche e piovose. La fauna marina oligocenica presenta caratteristiche molto simili a quelle della fauna eocenica: tra i Foraminiferi, le nummuliti sono in regresso e si estinguono alla fine del periodo, mentre si sviluppano i Lepidociclinidi. Coralli costruttori, molluschi ed Echinodermi sono abbondantissimi, soprattutto nelle regioni mediterranee. Tra i Mammiferi si sviluppano gli Antracoteridi, i capostipiti dei proboscidati con il genere Palaeomastodon, i primitivi rinocerontidi con forme anche gigantesche (per es., Baluchitherium della Mongolia) e le prime scimmie tra le quali Propliopithecus dell’Egitto.