geografia Mari m. Genericamente, i grandi bacini marini quasi interamente contornati da terre. I più tipici sono dipendenti dall’Atlantico: oltre al Mediterraneo propriamente detto, il Baltico, il Caribico (Mediterraneo americano) e, sotto un certo aspetto, il Mar Glaciale Artico. Benché meno caratteristico, si suole considerare come m. il mare dell’Insulindia (talvolta detto anche Mediterraneo australasiatico). La loro caratteristica saliente è quella di avere una dinamica propria, quindi una circuitazione interna delle correnti indipendente da quella delle correnti dei bacini contigui.
meteorologia Clima m. Clima tipico della maggior parte delle terre che si affacciano sul Mare Mediterraneo (parte della Penisola Iberica, Liguria, Italia peninsulare e insulare, Dalmazia, Grecia, bordo costiero dell’Asia Anteriore, versante m. dell’Atlante), caratterizzato da estati calde e asciutte, inverni miti e piovosità soprattutto autunno-invernale. Si hanno condizioni climatiche analoghe anche in California centro-meridionale, in Cile centro-settentrionale, in Sudafrica e Australia sud-occidentale. Per estensione, in tutte queste regioni si parla di ecosistemi mediterranei. Fattori fondamentali di tale clima sono l’influenza delle correnti marine, che vi convogliano acque con temperatura più elevata di quanto comporterebbe la latitudine, e la relativa vicinanza al tropico, che consente, durante l’estate, lo stazionamento di masse d’aria calde e secche che costituiscono sistemi ciclonici. Per questo il clima m. è spesso considerato un clima subtropicale, piuttosto che temperato.
La vegetazione naturale corrispondente, formata da piante sempreverdi, è la macchia.
zoologia Sottoregione m. In zoogeografia, suddivisione della regione paleartica, che comprende l’Europa meridionale, l’Africa settentrionale e l’Asia sud-occidentale fino all’Indo. Nella zoogeografia marina si dice m. la parte della regione nord-atlantica che comprende il Mediterraneo, il Mar Nero e il Mar Caspio.