Nell’antica Grecia, lega specialmente di carattere politico. Le e. ebbero particolare importanza dall’8° sec. al 6° nelle pòleis greche dell’Asia Minore e delle isole egee, dove la lotta politica era lotta tra le e. aristocratiche. Da tali conflitti ebbero origine in genere le tirannidi, essendo spesso il tỳrannos il capo dell’e. vittoriosa.
Nell’Atene dei secoli 6°-4° a.C. le e. ebbero un carattere di segretezza e di intrigo.
In Creta l’e. era una suddivisione della cittadinanza: anzi era necessario appartenere a una di esse per essere cittadini.
Nel Medioevo bizantino si chiamò e. un corpo di mercenari stranieri (comandato dall’ eteriarca), che dal 9° sec. in poi costituì la guardia personale del basilèus. Filikì e. Società segreta patriottica fondata a Vienna alla fine del 18° sec. dal greco K. Rìgas Ferèos con lo scopo di liberare la Grecia dai Turchi; ricostituitasi a Odessa nel 1814 a opera dei commercianti greci E. Xànthos, N. Skufàs e A. Tsakàlof, ebbe diffusione in Grecia e nei Balcani. Nel 1820 ebbe a capo Alessandro Ipsilanti, cui successe il fratello Demetrio. Ethnikì e. Società costituita a Londra nel 1896 con il proposito di riunire tutti i territori ‘irredenti’; ebbe una parte decisiva nello scoppio della guerra greco-turca del 1897.